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Tengstedt: "Il Verona mi ha fatto sentire che mi voleva. Futuro? Non è tempo di pensarci"

di Alessio Del Lungo

L'Hellas Verona continua a sfornare talenti e uno di questi, che per la verità si era già messo in mostra con il Benfica, è Casper Tengstedt, attaccante già a quota 3 gol in Serie A che è in prestito ai gialloblù con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro. Nella sua intervista a La Gazzetta dello Sport, il danese ha parlato anche del suo nuovo ruolo, il trequartista: "Mi ci trovo bene. Mi coinvolge più nel gioco e inoltre io ho bisogno di avere vicino un attaccante di peso.Con Mosquera c’è una bella intesa, ci aiutiamo. Lui fa il lavoro sporco, si butta nei duelli e io posso essere più libero e incisivo fra le linee per servirlo".

Nel derby è arrivato il suo primo gol al Bentegodi.
"È stata una grande emozione. I nostri tifosi sono eccezionali. Fin dal primo momento l’ho avvertito. Quando giochi in casa poi, li senti vicini dal primo all’ultimo
minuto. La vittoria contro il Venezia è stata importantissima poiché è arrivata prima della sosta per le nazionali. Servivano i tre punti dopo tre sconfitte di fila. Bisogna anche dire che siamo stati anche un po’ sfortunati finora, come nelle due espulsioni".

Si aspettava difese così forti?
"Sì, ma mi piacciono le sfide e sono qui anche per diventare un attaccante migliore. Al Benfica stavo bene, ma volevo misurarmi con un campionato ancora più
duro. Quando sono stato contattato, il Verona mi ha fatto sentire che davvero mi voleva. C’è un diritto di riscatto, ma non è tempo di pensare già al futuro. Prima bisogna fare più punti possibile e salvarci quanto prima".


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