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Sorpresa Como, tutti i segreti spiegati da Ludi: "Atalanta il nostro esempio da seguire"

di Raimondo De Magistris

Il direttore sportivo del Como Carlalberto Ludi ha rilasciato questa mattina una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Rai' per commentare il momento positivo della squadra di Fabregas. Dopo aver conquistato solo due punti nelle prime quattro giornate, Cutrone e compagni hanno battuto Atalanta e Venezia e si sono rilanciati ritrovandosi ora a metà classifica: "Non abbiamo particolari segreti. Credo che la solidità della proprietà sia il fondamento su cui sviluppiamo il nostro lavoro. Abbiamo scelto una strada metodologica che oggi ci dà grandi risultati, sotto la guida di un grande allenatore, giovane ma già grande come Cesc Fabregas. E poi c'è grande equilibrio gestionale: la Serie A ci spaventava e ci spaventa ancora. Sappiamo però che se avremo equilibrio, potremo fare un buon campionato".

Le tante partite e i nuovi format europei delle coppe possono agevolare le sorprese delle medio-piccole?
"Puntiamo alla salvezza, da neopromossa è obbligatorio. Ma siamo consapevoli che un calendario così denso può creare qualche sorpresa. La direzione in cui si sta andando è pericolosa, però può essere un'opportunità per le medio-piccole come noi, non impegnate durante la settimana".

Cutrone capocannoniere, come commenta?
"Patrick sta dando tanto, ha trovato un equilibrio anche emotivo in una piazza che lo ama, a casa sua. Sta lavorando tanto, si sta riprendendo quello che merita e che gli appartiene perché la Serie A è il suo palcoscenico. Ha già quattro gol, più un autogol procurato e un rigore sbagliato, poteva già essere a quota sei".

Ci può spiegare la logica dietro il calciomercato del Como?
"Abbiamo cercato in tre fasi diverse del mercato di portare esperienza internazionale con Belotti, Reina e Sergi Roberto, italianità con Mazzitelli e Dossena e giovani di talento come Nico Paz. Un club si deve anche sostenere con la futura valorizzazione dei suoi giovani".

Quale sarà il futuro di Varane?
"Stiamo parlando ancora con il giocatore, con noi sempre corretto. Lascio alla proprietà i comunicati ufficiali, ma starà con noi, farà parlare del Como in giro per il mondo. Poi vedremo i successivi sviluppi".

Napoli-Como alla prossima giornata
"Ci approcciamo a questa partita con grande entusiasmo e coraggio, come la mentalità dell'allenatore. Dobbiamo essere molto umili, sarà molto impegnativa come sfida, ma per noi, come la trasferta di Bergamo, è un ulteriore test per capire la nostra personalità. Andremo a fare la nostra partita, sapendo di affrontare la squadra al momento più forte del campionato".

Qual è il modello a cui vi ispirate?
"Il nostro modello di business è un po' particolare: si lega molto al territorio, ha come core business il calcio ma va oltre la dimensione del calcio. Stiamo cercando di attrarre tutta la comunità di Como. Se rimaniamo al modello calcio, in Italia l'esempio da seguire è l'Atalanta, per quello che ha fatto negli ultimi quindici anni di gestione Percassi: il modello più virtuoso, in cui sono riusciti a combaciare risultati sportivi e finanziari".

Cosa può dirci della famiglia indonesiana Hartono?
"La proprietà è molto ambiziosa, vuole andare sempre nella direzione della crescita, raggiungendo nuovi obiettivi. Non facciamo spese pazze, abbiamo un budget iniziale da rispettare ma è normale che con la loro forza abbiamo la possibilità di lavorare anche sull'emergenza. In più non sentiamo alcun problema finanziario. Sono piccole e grandi cose che in club possono fare la differenza".


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