.

Shomurodov: "Ranieri è arrivato al mio cuore. Il Ramadan non mi fermerà, sono abituato"

di Simone Lorini

Parlando al Corriere dello Sport, l'attaccante del Cagliari Eldor Shomurodov ha analizzato così l'inizio di stagione molto difficile vissuto con la maglia rossoblù: "Mi aspettavo di giocare di più a inizio stagione. Ma la colpa è la mia perché non ero pronto. Soprattutto fisicamente. Sono arrivato con pochi allenamenti e ho avuto poco tempo a disposizione, Credevo di tornare in forma prima ma non è andata come pensavo".

Mai pensato di mollare tutto e andar via a gennaio dopo l’infortunio?
"Quando le cose non vanno bene, pensi un po’ a tutto. Ma devi cercare di cambiare subito mentalità e pensare positivo. Stare fuori era una sofferenza e mi dispiaceva non poter dare una mano alla squadra in un momento di difficoltà. Però parlavo con il direttore e con il mister che mi davano fiducia e mi dicevano che mi aspettavano tutti".

Le parole di Ranieri l'hanno aiutata?
"Un giorno mi ha detto: “A Genova eri forte, un mostro. Adesso non so cosa ti sia successo. Non hai più fame? Io voglio vedere quello stesso giocatore”. Voleva prendermi in giro, farmi sorridere e allo stesso tempo stimolarmi. Beh, ci è riuscito ed è arrivato dritto al cuore".

Fazio e compagni non sono riusciti a fermarla sabato scorso. A Monza un ostacolo in più potrebbe essere il digiuno dovuto al Ramadan?
"No perché ormai sono abituato al digiuno intermittente, a svegliarmi prima del sorgere del sole, mangiare alle 5 del mattino e poi gestire le forze".


Altre notizie