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Salernitana-Torino 0-3, le pagelle: Sousa presta il fianco a Juric, trascinato da Radonjic

di Dimitri Conti

Risultato finale: Salernitana-Torino 0-3

SALERNITANA (a cura di Luca Esposito)

Ochoa 4,5 - Serata storta per il messicano, che ha qualche responsabilità sul vantaggio, quando non abbozza nemmeno l'uscita, ma, soprattutto, sul tris ospite, quando non trattiene una conclusione piuttosto centrale di Radonjic.

Lovato 5 - Dopo pochi minuti è provvidenziale su Radonjic, destinato comunque a diventare il peggior incubo dei difensori granata. Sfortunato in occasione del primo gol, quando serve involontariamente l'assist al serbo, ma nel complesso prova deficitaria.

Gyomber 5 - Un tempo in costante affanno per il centrale slovacco, che fatica a fronteggiare l'imponente Zapata. Dal 46' Ikwuemesi 5,5 - Tra i pochi a creare qualche pericolo nella ripresa. Deve ancora affinare l'intesa con i compagni, ma ci prova.

Pirola 5,5 - Fa sentire il fisico, ma sbaglia tanto anche lui. Talvolta in ritardo, nella ripresa è solo il VAR a salvare dal quarto gol ospite, originato da una madornale leggerezza su Zapata.

Mazzocchi 5 - Nel primo tempo dai suoi piedi nascono i principali pericoli costruiti dai granata, ma difetta in precisione. Non impeccabile sul raddoppio ospite, quando serve un involontario assist a Radonjic. Si eclissa nella ripresa.

Bohinen 5 - Molle e spaesato, il norvegese si limita al compitino, non riesce quasi mai a contrastare i propri dirimpettai e non prende mai l'iniziativa. Dal 46' Martegani 5 - Il suo ingresso dovrebbe portare maggiore qualità alla manovra, ma non produce alcun effetto. Prova inconsistente per l'argentino.

Legowski 5 - Non parte male giocando diversi palloni, ma finisce col rallentare troppo spesso la manovra. Naufraga nella ripresa con i compagni, non riuscendo a garantire il filtro necessario. Macchinoso. Dal 66' Kastanos 5,5 - Entra a gara ormai compromessa e prova ad accendere la luce, ma predica nel deserto.

Bradaric 5 - Spinge poco e male e ha non poche colpe sull'azione del raddoppio piemontese, quando perde un pallone con eccessiva leggerezza. Dal 66' Fazio 5 - Regala al Torino il pallone del poker, clamorosamente sciupato da Radonjic.

Cabral 6 - E' l'unico a meritare la sufficienza in una serata da dimenticare per i granata. Catalizza tanti palloni, svariando su tutto il fronte offensivo e fungendo da riferimento per i compagni. Sfiora il gol con una sassata che si stampa sul palo, il secondo in granata. Sfortunato.

Candreva 5,5 - Ci prova fino alla fine da vero capitano, ma va più con la forza dei nervi che con lucidità. Prova a dirigere un'orchestra stonata e non riesce ad incidere.

Botheim 5 - Fa il solletico alla retroguardia piemontese, non riuscendo mai a rendersi pericoloso. Dal 46' Tchaouna 5- Un ingresso che non sortisce effetti. Il francese sbaglia quasi tutto.

Paulo Sousa 5 - La squadra non parte male, ma fatica a reagire con convinzione allo svantaggio. Prova a riprendere la partita nella ripresa, schierando una squadra a trazione offensiva finendo, però, col prestare il fianco ai torinisti.

TORINO (a cura di Dimitri Conti)

Milinkovic-Savic 6,5 - Primo portiere impegnato all'Arechi, però la Salernitana è poco pericolosa e quando succede lo aiuta il legno. La parata più difficile sul colpo di testa di Fazio nel finale: reattivo.

Schuurs 6,5 - Aggredisce altissimo come da tradizione sua e del Torino di Juric, così facendo inizialmente un po' c'è da rincorrere ma alla fine la Salernitana non avrà messo insieme occasioni dalla sua parte.

Buongiorno 7 - Attento nella fase difensiva, al quarto d'ora valorizza la sua prestazione con la zampata nel cuore dell'area che vale il vantaggio. Il miglior modo per ribadire l'importanza della sua permanenza.

Rodriguez 6 - Leggermente sorpreso da Candreva all'inizio della partita, il capitano del Torino però poi si sistema nei ranghi e non concede più occasioni da sfruttare alla Salernitana. Sempre solido.

Bellanova 6,5 - Poco impegnato in difesa, un solo errore evidente da parte sua quando nel primo tempo rischia di lanciare in contropiede Cabral. Si rifà alla grande servendo l'assist dello 0-3 a Radonjic. Dal 68' Soppy 6 - Senza infamia e senza lode, quando viene chiamato in causa la partita in sostanza è già finita. Si accontenta di presidiare la sua fascia di competenza senza mai eccedere o affondare.

Ricci 6 - Ormai è un leader del centrocampo granata, per Juric di fatto è un giocatore del quale non si può fare a meno. A Salerno tiene con attenzione le redini della mediana, senza che ci sia bisogno di strafare. Dall'88' Gineitis sv.

Tameze 6 - Vero e proprio feticcio di Juric, tocca a lui aggiungere muscoli e rincorse al centrocampo del Torino. Attento e combattivo, non commette errori e fa sentire la sua presenza in mezzo fino in fondo.

Lazaro 6 - All'esordio da titolare in questo campionato, affonda meno sulla corsia rispetto all'esterno di fascia opposta Bellanova. Riesce però così facendo a contenere Mazzocchi senza eccessive ansie.

Seck 6 - Senza Vlasic tocca a lui agire sulla trequarti assieme a Radonjic. Mostra energia e vitalità, manca semmai qualcosina sull'aspetto tecnico. La sua prestazione rimane comunque ampiamente sufficiente.

Radonjic 7,5 - Seconda gara di fila a segno, di nuovo dalla lunga distanza. Non si ferma al singolo gol, fa doppietta e troverebbe pure il terzo, ma prima è in fuorigioco e poi se lo divora. Trascinatore. Dal 78' Karamoh sv.

Zapata 6,5 - Il popolo granata lo attende in versione bomber, per ora deve "accontentarsi" di Duvan assistman, anche senza volerlo come sul gol di Buongiorno, o su quello annullato a Radonjic. Non segna ma sta bene. Dall'88' Pellegri sv.

Ivan Juric 7 - Con Vlasic messo fuori gioco all'ultimo minuto da una gastroenterite, tiene fede alle sue parole e inserisce Seck, scacciando l'idea di un Toro a due punte. Due come i gol che invece la sua squadra trova in un primo tempo gestito quasi a piacimento. E il copione viene ripetuto anche nella ripresa: la Salernitana ci prova, a colpire è però il suo Torino. Arriva il tris, ci sarebbe spazio pure per il poker al termine di una vera e propria dimostrazione di forza. Il Toro c'è, occhi aperti.


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