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Romulo a RFV: "Arthur è di categoria superiore. Sogno di allenare la Fiorentina"

di Dimitri Conti

Doppio ex della sfida di lunedì prossimo tra Lazio e Fiorentina, il centrocampista italo-brasiliano Romulo - attualmente svincolato - ha parlato di temi collegati al match della 10^ giornata di Serie A nel corso del suo intervento a Radio FirenzeViola: “Sicuramente vedremo una bellissima partita tra due allenatori fantastici. Sono fan sia di Sarri, che ha cambiato il modo di fare calcio in Italia, ma anche di Italiano, che sta facendo un ottimo lavoro portando la Fiorentina a giocarsi due finali. Sono due squadre che vogliono giocare e dare spettacolo, sono sicuro che sarà una bellissima partita, con tante occasioni da gol e possesso palla. Penso che la Lazio abbia un piccolo vantaggio nel giocare in casa ma spero che Italiano possa adottare le giuste misure”.

Secondo lei potrà essere più determinante la brutta sconfitta della Lazio a Feyenoord o la vittoria della Fiorentina sul Cucaricki?
“Dipende. Da calciatore quando perdi hai voglia di riscattati subito, per cui penso che i giocatori della Lazio vorranno cancellare la sconfitta rimediata in Olanda, ma dall’altra parte una brutta sconfitta può far perdere un po’ di fiducia. Vedremo se i biancocelesti sceglieranno la strada dell’abbattimento o del riscatto. Per quanto riguarda la Fiorentina, quando vinci in maniera così netta hai sì fiducia, ma puoi rischiare di rilassarti”.

Cosa ne pensa di Arthur?
“Arthur doveva scegliere un ambiente che lo potesse mettere in condizione di dimostrare il suo valore e in tal senso ha fatto una scelta giustissima perché Firenze è una delle città più belle del mondo e i tifosi della Fiorentina sono unici. Personalmente già lo conoscevo ai tempi del Gremio e nonostante la giovane età vinse quasi da solo la Libertadores facendo cose spettacolari. Non è un giocatore come gli altri, è due tre gradini sopra al 95% dei centrocampisti al mondo. Ha avuto difficoltà alla Juve e in Inghilterra ma la qualità che sta mettendo in mostra è la normalità. Era anormale vederlo giocare male alla Juve e al Liverpool”.

A proposito di Juve, dopo la Lazio i Viola sfideranno i bianconeri al Franchi. Cosa sente un giocatore quando scende in campo prima di Fiorentina Juventus?
“Mi ricordo che la prima partita che ho giocato fu un Fiorentina Juventus che pareggiammo 0-0. Fu una partita bellissima, contro la Juve di Conte e di tanti campioni come Buffon, Pirlo e Vidal. Noi eravamo una squadra giovane e appena fatta: l’anno prima quasi tutti andarono via e in panchina era appena arrivato Montella. In quella partita ci fu un’atmosfera diversa, tutti i tifosi in settimana ne parlavano, ci dicevano “dovete vincere a tutti i costi”. Fu uno spettacolo unico, una delle partite più belle da giocare”.

Nel suo futuro da allenatore spera di tornare a Firenze un giorno?
“Sarebbe un grande onore allenare la Fiorentina. Vorrei iniziare dal basso, con le Primavere come ha fatto il mio amico Aquilani. Se nel futuro riceverò un’opportunità dai Viola per me sarà un grande piacere. Sto studiando tanto e ho già ottenuto il patentino. Quando arriverà il momento voglio essere preparato al meglio”.


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