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Roma al derby con un Abraham in più. Olimpico pazzo per Tammy e lui canta l'inno

di Dario Marchetti

Abraham canta e incanta. Terzo gol stagionale, secondo in Serie A, e tre punti regalati alla Roma che arriva al derby con quattro vittorie nelle prime cinque di campionato cancellando la sconfitta di domenica contro l’Hellas Verona al Bentegodi. A sorprendere, però, è l’impatto avuto dal centravanti inglese con il campionato italiano. Anche Mourinho in una recente conferenza stampa aveva ammesso come una delle remore nel momento dell’acquisto dell’ex Chelsea era proprio sull’adattamento al campionato italiano. Tammy, però, ha risposto nel migliore dei modi. Atteggiamento sempre propositivo, ottime prestazioni (fatta eccezione con il Verona), assist e gol. Anche in allenamento, poi, chi lo vive a Trigoria racconta come sia sempre tra i giocatori più partecipi e competitivi. Vuole vincere sempre, anche negli esercizi di riscaldamento dove i calciatori della Roma si sfidano a batterie. Un atteggiamento che si rivede anche in campo e che lo ha portato ad essere il più acclamato dopo Mourinho. All’annuncio delle formazioni nemmeno Pellegrini e Zaniolo scaldano i cuori dei tifosi così come Abraham che poco prima del fischio d’inizio della gara con l’Udinese è stato immortalato anche mentre cantava l’inno della Roma. Un gesto figlio dell’attaccamento del ragazzo alla sua nuova maglia. D’altronde il giorno della presentazione lo aveva detto: “Quando comincio una nuova avventura sono pronto anche a lasciare il sangue sulla maglia”. L'impegno infatti non è mai mancato e quando la prestazione è venuta meno, vedi Verona, è rimasto nel cuore dei tifosi il fatto che abbia chiesto scusa andato sotto lo spicchio di stadio dove erano seduti i 2000 giallorossi per chiedere scusa. Ora la testa è tutta al derby e ieri il centravanti è stato chiaro: "I miei compagni non hanno mai smesso di parlarmene, sono pronti i miei compagni e sono pronti i tifosi. Non vedo l'ora perché l'atmosfera sarà fantastica".


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