.

Retroscena De Laurentiis-Motta: incontro dopo addio di Spalletti, ma fumata nerissima

di Andrea Losapio

"Motta non conosce ancora il suo futuro ma sicuramente non sarà a Napoli. L'allenatore del Bologna non verrebbe a Napoli nemmeno se De Laurentiis gli comprasse Zirkzee e Calafiori, ha altri progetti per il suo futuro”. Dario Canovi, storico procuratore dell'ex centrocampista e ora allenatore, si è espresso così ai microfoni di Radio Kiss Kiss sul possibile arrivo di Thiago Motta in azzurro. Una presa di posizione netta che non lascia spazio a grandi voli pindarici, anche perché lo stesso italobrasiliano ha sempre messo davanti i propri principi alle opportunità di carriera. Non è un caso, insomma, se arrivano certe dichiarazioni da parte sua.

Ma cos'è successo fra le parti? L'episodio risale alla scorsa estate, dopo l'addio di Luciano Spalletti. Aurelio De Laurentiis incomincia il casting per il nuovo allenatore, poi risolto - a sorpresa - con l'arrivo di Rudi Garcia, subito disconosciuto dopo le prime partite di Champions League. In questo senso c'è anche un contatto forte con Thiago Motta, allenatore del Bologna che aveva ancora un anno di contratto. Non sarebbe stato poi così difficile, eventualmente, liberarlo per una big.

La realtà è che Thiago Motta, come con Saputo, vuole rassicurazioni non solo dal punto di vista sportivo ed economico, ma anche di quello dirigenziale. De Laurentiis avrebbe portato argomentazioni "deboli", con una società che di fatto avrebbe fatto capo a lui in tutto e per tutto, invece di cogliere l'occasione per cercare di migliorare la compagine già vittoriosa nell'anno precedente. Risposte che hanno scottato Thiago Motta che, ora, mette il veto sul possibile approdo al Napoli.


Altre notizie