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Porte girevoli: la richiesta eccessiva dello Shakhtar per Trubin ha portato Sommer all'Inter

di Andrea Losapio

"Diciamo che il Benfica è stato più persistente e convincente, quindi io e lui abbiamo preso questa decisione in base a questo, ma la Serie A resta uno dei più grandi campionati del mondo". Parola di Yuri Danchenko, agente del portiere ucraino Anatolij Trubin, accostato all'Inter in estate e poi finito con l'accasarsi al club di Lisbona.Se vuoi crescere e raggiungere dei traguardi, vincere trofei, allora devi giocare in squadre e campionati forti: ce ne sono tante di squadre forti in Italia, compresa l'Inter. Noi faremo tutto ciò che è in nostro potere, poi succederà quello che Dio vorrà".

La ricostruzione della trattativa è però abbastanza incerta, per modi e per tempi. Perché Trubin era davvero un obiettivo per l'Inter, ed è stato valutato approfonditamente dal club nerazzurro. Con un paio di problemi: il primo è lo status da extracomunitario del giocatore ucraino, che poteva essere un ostacolo anche bypassabile. Il problema però risiedeva nella valutazione del portiere da parte dello Shakhtar Donetsk. Il club chiedeva circa 18 milioni per il suo portiere, una cifra giudicata fuori mercato. Le trattative andavano avanti ma la forbice tra domanda e offerta era davvero troppo alta, così da convincere l'Inter a provare a giocare su più tavoli.

Alla fine è uscito il nome di Sommer, che aveva una clausola da 7 milioni e che poteva essere preso con parecchio meno. Finora, peraltro, l'estremo difensore svizzero ha dato certezze al reparto, diventando probabilmente uno dei migliori giocatori per rapporto qualità prezzo della scorsa estate. Sommer è stato preso a inizio agosto, con il Benfica che è riuscito a convincere lo Shakhtar con sì 10 milioni di euro. Ma con il 40% sulla futura rivendita. Appunto, di base circa 18 milioni. Magari saranno di più (o di meno).


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