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Piccoli, che segnale! Ma il Lecce non può spegnere la luce

di Filippo Verri

Il Lecce porta a casa un altro punto, uscendo da Udine al decimo posto in classifica. 13 punti dopo 9 partite: un bilancio ottimo che evidenzia i passi in avanti compiuti rispetto alla passata stagione. I salentini possono davvero compiere il salto di qualità, puntando ad una salvezza tranquilla, ma non è consentito abbassare la guardia. Un black-out di cinque minuti ha condizionato la gara degli uomini di D'Aversa e non è la prima volta in campionato.

Primo tempo approvato, ma il Lecce si specchia e prende gol
Il primo parziale di gara è stato più che sufficiente. Gli ospiti hanno gestito il gioco rischiando poco e palleggiando nella metà campo avversaria. Nessuna clamorosa occasione da gol: un "particolare" costato caro nella ripresa. Il secondo tempo è stato approcciato con leggerezza ed i padroni di casa hanno trovato il vantaggio dal dischetto, dopo un ingenuo fallo di Gendrey.

L'importanza di una rosa lunga
Per l'ennesima volta la scintilla è arrivata dalla panchina. Gallo, protagonista di un ottimo primo tempo, nella ripresa è stato sopraffatto da Ebosele, successivamente contenuto bene da Dorgu. Banda, al rientro dall'infortunio, ha provato a dare una scossa al match; obiettivo raggiunto da Sansone e Piccoli, l'asse che ha portato alla realizzazione del pari: cross preciso e zampata al volo da vedere e rivedere.

Krstovic sottotono: che segnale di Piccoli!
Prima vera bocciatura per il centravanti montenegrino, contrastato fisicamente da Bijol. Dopo un paio di scontri di gioco in cui l'arbitro ha lasciato proseguire, il classe 2000 ha perso cattiveria, per poi essere giustamente sostituito da D'Aversa. Piccoli, subentrato bene nei precedenti incroci, ha trovato un gran gol. Segnale chiaro: l'attaccante cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta vuole dire la sua in questo Lecce.


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