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Nicchi: "Un applauso agli arbitri. Protocollo stringente, speriamo possa allentarsi un po'"

di Dimitri Conti

Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, si è collegato in diretta con La Domenica Sportiva su Rai 2: "Vorrei fare un applauso agli arbitri di A e di B perché si sono fatti trovare pronti per una ripartenza emotivamente e fisicamente difficile. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di tornare a vedere giocare al calcio, ho parlato con i due arbitri e mi hanno detto che c'era un clima surreale, non era semplice trovare i giusti equilibri. Ciò che è emerso, e questo è importante, è collaborazione e cooperazione tra arbitri, calciatori, allenatori e dirigenti. Giocare ed arbitrare in uno stadio vuoto è più difficile che con 50 o 60mila spettatori, e devo dire che sono stati più bravi ancora perché è come un'amichevole, sono le partite più complicate da arbitrare".

Chi arbitra la finale?
"Tra un giorno lo saprete. Non che non lo voglia dire, ma Rizzoli sta valutando e deve anche essere bravo a gestire il gruppo. Dopo la finale di Coppa Italia giocheremo quasi tutti i giorni e saranno costretti a fare doppie designazioni. Sei designato, due-tre giorni per i controlli sanitari e poi potresti anche essere sostituito. Devono fare trasferte se possibile con mezzi propri, e anche raggiungere le sedi è stancante. Comunque sono ragazzi giovani e atletici, vedo un grande entusiasmo. Se le cose, con l'aumentare dell'agonismo, rimarranno così serene, vedremo belle partite e la gente seguirà il calcio con la stessa passione di sempre. Ce la stiamo mettendo tutta".

Contenta della ripartenza e di come è stato rispettato il protocollo?
"Sono contentissimo, perché sentivamo tutti il bisogno di ripartire. I protocolli sono molto stringenti e ancora ci creano qualche problematica, ci auguriamo che se si allenta la pandemia lo sia anche sui controlli: complicato fare tamponi ogni quattro giorni e test sierologici a ogni designazione. Chiediamo un po' di serenità e tranquillità a chi sta sopra di noi, anche perché ci sarà da cominciare a preparare gli organici per il mondo dilettantistico, e il progetto della sala VAR a Coverciano, una cosa avveniristica sotto ogni punto di vista. Pensiamo anche alla fine di questo campionato, se c'è possibilità e i tempi lo permettono si può pensare a unire i due C.A.N., ormai tanto lavorano in completa sinergia e credo sia giusto lo facciano assieme anche durante la settimana".


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