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Napoli, numeri da mago per Kvaratskhelia: è il giocatore che crea più chance da gol in A

di Yvonne Alessandro

Se il Napoli è in paradiso e la cura Antonio Conte sta funzionando, tra gli effetti positivi risulta anche il ritrovamento del vero Khvicha Kvaratskhelia. Quel giocatore georgiano di 23 anni che piombato in Serie A nell'estate del 2022, sotto le ali di Luciano Spalletti, lasciò a bocca aperta chiunque per colpi da dribblomane e movenze da George Best che hanno subito proiettato le luci della ribalta su di lui. Una stella che è stata a lungo adulata, giusto qualche mese fa, dal Paris Saint-Germain in un'estate bollente in cui il club partenopeo e il presidente De Laurentiis in primis hanno dovuto ergere un muro invalicabile per proteggere il proprio diamante.

Il vero asso georgiano è tornato
Anche se la scorsa stagione, nel Napoli finito però al decimo posto a distanza di 12 mesi dallo scudetto, sembrava essersi un po' perso nelle frustrazioni di una squadra intaccata nel morale e dai risultati negativi, oltre che dalla bufera emotiva dei tifosi azzurri. Ma il presente dice tutt'altro. Al momento, secondo i dati rilasciati dal CIES Football Observatory, in collaborazione con Wyscout, Kvaratskhelia è di fatto il giocatore che crea più occasioni da gol in Serie A. Questo sulla base di un indice calcolato sommando la frequenza di passaggi che portano ad una rete o una chiara occasione da gol, più i tocchi a rompere la linea difensiva avversaria ricevuti da un compagno di squadra.

Antonio Conte se lo coccola
Nell'ultima partita giocata contro il Monza, Kvara ha dato segni evidenti di nervosismo e arrabbiatura al richiamo in panchina per sostituzione al 75' contro il Monza per far entrare in campo Mazzocchi. Ma per Antonio Conte, tecnico del Napoli, è un segnale positivo: "Non ho visto, non so se era arrabbiato con se stesso o no. Ha fatto quello che doveva, il gol, una buona partita. Ma aveva il giallo, era un po' nervoso, ha protestato anche vivacemente ed è insolito per lui. Ma a me questo nervosismo mi fa piacere, significa che è presente, sente la sfida, ma deve stare tranquillo con l'arbitro perché vogliamo finire in 11. Lo vedo molto coinvolto anche emotivamente e voglio vedere i miei calciatori coinvolti così, anche arrabbiati con l'arbitro, significa che ci tengono".


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