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Milan, tentazione difesa a tre: Pioli può rivoluzionare tutto con la Juve

di Antonio Vitiello

Le prove tattiche che Stefano Pioli ha messo in pratica ieri a Milanello con la squadra portano a delle variazioni importanti rispetto al passato. Se confermate domenica sera, il Milan potrebbe giocare in casa della Juve con una difesa a tre del tutto inedita. E’ un pensiero che Pioli stava coltivando già da tempo, e infatti in diverse partite la squadra rossonera in fase di possesso palla passava a tre uomini dietro, ma a causa dell’esclusione di Mateo Musacchio per un problema fisico, il tecnico parmense si è trovato costretto a ragionare su una coperta corta in difesa. Perché Caldara non è ancora pronto e gli unici due centrali rimasti sono Duarte e Romagnoli. Così la rivoluzione potrebbe portare di nuovo in campo Ricardo Rodriguez nella difesa a tre proprio accanto ai due sopracitati, con lo spostamento a centrocampo di Conti e Hernandez come esterni, liberi di attaccare di più. Una mediana composta da Bennacer e Krunic, con Paquetà che starebbe vuole provare a confermarsi dal primo minuto proprio al posto dell’ex Empoli. In attacco Piatek sarà l’unica punta, supportato dal doppio trequartista Suso-Calhanoglu. Una vera e propria rivoluzione rispetto al 433 che da mesi il Milan portava avanti. Per ora sono prove di formazione, ma se dovessero essere confermate domenica sera allo Stadium, potrebbe trattarsi di un cambiamento significativo.

Sul caso stadio, altro argomento che sta molto a cuore al club rossonero, ieri è arrivato il primo si della Giunta comunale sulla costruzione del nuovo impianto. “Alla luce del percorso - tecnico e politico - compiuto fino ad ora, la Giunta tenutasi in data odierna ha deliberato il pubblico interesse alla proposta di Milan AC e Inter FC sullo stadio, ma eventuali altre opere (ad esempio spazi commerciali, uffici, hotel) saranno autorizzate solo nella misura prevista dal corrente Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano”, ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala. “La costruzione di un nuovo impianto sportivo ha, comunque, aperto la questione sul futuro di San Siro. Ribadiamo la nostra volontà di rifunzionalizzarlo e pertanto siamo pronti a valutare soluzioni che non prevedano la rinuncia all’attuale impianto, bensì la sua rigenerazione attraverso altre funzioni".


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