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Milan, Sacchi dà il "benvenuto" a Fonseca: "Mi aspettavo un nome più importante"

di Patrick Iannarelli

Arrigo Sacchi, ex ct della nazionale italiana e Usa '94 ed ex tecnico del Milan, ha commentato ai taccuini de La Gazzetta dello Sport la scelta dei rossoneri di affidare la panchina a Paulo Fonseca: "Sono sincero: mi aspettavo un nome più importante. O perlomeno, siccome sono italiano, speravo che i dirigenti scegliessero un allenatore di casa nostra. Ha allenato la Roma? Sì, ma non ha incantato. Fonseca è stato molto bravo in Ucraina, dove ha guidato lo Shakhtar Donetsk e ha vinto tre campionati consecutivi. In Francia ha conquistato un quinto e un quarto posto. Non risultati eccezionali".

Scelta dunque da rivedere? Secondo Sacchi il Milan "ha bisogno di uno stratega, di un tecnico che sappia dare un gioco alla squadra e che attraverso il gioco valorizzi il materiale umano a disposizione. Ci sono ottimi allenatori che avrebbero fatto al caso dei rossoneri. Penso a De Zerbi, a Sarri, a Gasperini, a Italiano, a Motta che non è italiano ma è come se lo fosse... Quelli che ho appena nominato conoscono la A, conoscono le dinamiche del nostro calcio, hanno idee e lo hanno dimostrato. Fonseca è tutto da scoprire".

Ma niente bocciature a priori: "Non esageriamo. Diciamo che è una scelta da valutare attraverso il lavoro e la proposta di gioco che sarà offerta al pubblico. A Fonseca va dato il tempo necessario per assemblare la squadra".


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