.

Milan, Florenzi: "Non basta più 'stop al razzismo', orgoglioso di come si è gestito la cosa"

di Simone Lorini

Alessandro Florenzi, calciatore del Milan, parla a Sportmediaset di quanto accaduto a Udine e delle polemiche seguite: "Uscendo dal campo ci siamo presi una grande responsabilità ma siamo stati vicini a Mike: se non ci avesse detto che era pronto per rientrare, non lo avremmo fatto. Dopo la partita ne abbiamo riparlato tra di noi e come squadra ci siamo fatti i complimenti per come abbiamo gestito la cosa. Non basta più dire 'stop al razzismo', servono gesti concreti che possano andare anche contro la cosiddetta 'legge del campo'".

Sulla lotta scudetto e l'Europa League: "Innanzitutto bisogna fare i complimenti a Juventus e Inter per questo percorso quasi netto. Noi facciamo il nostro percorso e verso marzo-aprile vedremo a che punto saremo. Se piaceva anche a me, come a Pioli, il nascondino? Sì, anche se mi piaceva di più giocare a pallone... Europa League? il Milan non l'ha mai vinta, no? Perché non deve essere un obiettivo allora, sta lì".

Sull'impatto dei nuovi, Okafor e Jovic su tutti: "Si sono calati in modo eccezionale nel gruppo, dovevano solo ritrovare la miglior condizione. Jovic non aveva neanche fatto la preparazione, Okafor ha avuto qualche stop and go fisico ma sono forti".

Il momento di Leao: "Da lui, che è un campione, ci si attende sempre tanto ma fa girare a livello offensivo la squadra. Due dei tre gol che abbiamo fatto a Udine partono da lui".

Milan ed i suoi leader: chi quando non c'è Ibra? "Ne abbiamo tanti, tutti diversi, compreso me. Forse è questo il segreto, averne tanti con caratteristiche diverse".

Sull'approdo di De Rossi sulla panchina della Roma: "Sono felice per un amico, quando ho letto che c'era questa possibilità ero quasi più emozionato di lui".


Altre notizie