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Luis Alberto sulla ripresa: "La salute prima di tutto, ma nel calcio lavorano 180.000 persone"

di Michele Pavese

Nel corso dell'intervista rilasciata a Canal Sur Radio, Luis Alberto ha parlato della difficile situazione del calcio italiano, che deve ancora decidere le date della ripartenza: "Ogni giorno viene detta una cosa nuova. Ora sembra che cominceremo una settimana dopo rispetto alla Spagna. Per il momento continuiamo con gli allenamenti individuali e le distanze, il 28 maggio vedremo. Quando torneremo, non saremo allo stesso livello di quando abbiamo interrotto o rispetto all'inizio di una stagione, quando è stata fatta una preparazione "normale". Abbiamo lavorato più forza e fisico, abbiamo giocato poco con la palla. Siamo stati più di due mesi senza una partita, senza fare possesso. La salute viene prima di tutto, ma il calcio crea molti posti di lavoro. Ho letto qualche giorno fa che sono circa 180.000 le persone che lavorano nel calcio . Se non si giocherà, molte persone rimarranno senza lavoro".


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