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Lucio: "Inzaghi anche un grande innovatore. Acerbi si completa bene con Pavard e Bastoni"

di Andrea Piras

"Quante squadre sono capaci di andare là e giocare in quella maniera? Quando dico giocare, intendo sia difendere che attaccare". E' quello che si chiede Lucio. L'ex difensore dell'Inter, intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha commentato il match di Champions League pareggiato per 0-0 dagli uomini di Simone Inzaghi contro il Manchester City di Pep Guardiola: "In casa del City può capitare di perdere e spesso si subisce almeno un gol, e invece l’Inter è uscita alla pari contro una delle più forti squadre d’Europa".

Il centrale brasiliano ha poi analizzato la prestazione di Francesco Acerbi, capace di annullare Haaland: "Il difensore si fa solo così, bisogna farsi valere anche fisicamente. Come dire, qui non si passa! Acerbi si completa bene pure con Pavard e Bastoni: rispetto a lui, gli altri ai lati giocano più la palla e vanno in attacco, ma quando c’è da chiudersi in alcuni momenti delle partite lo fanno benissimo. Ad esempio, non era facile resistere negli ultimi minuti contro il City che premeva forte. Se funzionano così insieme è merito di tutta la squadra e del sistema che si è inventato Inzaghi.

Ho giocato più contro suo fratello, non ho avuto mai il piacere di parlare con lui. Da quello che riesco a vedere da qua, Simone fa parte della grande tradizione di allenatori italiani ma è anche un innovatore. Ha un’ottima organizzazione tattica, gli piace molto uscire con la palla, e poi ha capacità di fare gruppo. La mia Inter è proprio in buone mani".


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