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LIVE TMW - Lazio, Sarri: “Simeone? La penso differente. Silenzio stampa a Torino…”

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato a Formello

15.15 - Maurizio Sarri, in silenzio stampa per protesta contro gli arbitri dopo la sconfitta contro la Juventus, torna a parlare alle 15.30 alla vigilia della sfida di Champions contro l’Atletico Madrid. Su tuttomercatoweb.com la diretta testuale della conferenza.

Inizia la conferenza:

Che risposte si aspetta dalla Lazio?
“Che prosegua nei miglioramenti togliendo i difetti che in questa parte iniziale di stagione non ci hanno permesso di arrivare al risultato. Tra tutti l’approccio alla partita e i momenti decisivi nelle zone decisive: assenti in area avversaria, troppo molli nella nostra. Siamo rimasti corti sia contro Napoli che contro la Juventus. Quando abbiamo giocato, non ci siamo mai scomposti lasciando decine di contropiede. Mi dispiace che subiamo gol in situazioni facilmente leggibili e che, nei 54 palloni giocati in area della Juventus, non abbiamo creato nulla di concreto. Le partite si decidono lì”.

Cosa ne pensa dello stile di gioco di Simeone?
“In una conferenza stampa a Napoli dissi che pensavo il calcio in un modo differente, ma avevo una grande stima di Simeone. Che ha fatto benissimo ovunque. Ti confermo la stima verso di lui”.

Questo impegno di Champions è un’occasione per svoltare o avrebbe voluto affrontare l’Atletico più avanti?
“In questo momento il calendario ci propone questo. Abbiamo dei problemi da risolvere ma siamo consapevoli che abbiamo anche fatto dei passi in avanti nelle ultime due di campionato. Serve un passo decisivo. Quando giochi contro le squadre forti è sia un’opportunità che un rischio. Non so se sia il momento migliore, so che dobbiamo fare risultato domani contro l’Atletico che sulla carta è la squadra più forte del girone. I ragazzi hanno lottato due anni per giocare questa partita, ora devono giocarla”.

La squadra cosa può e deve fare per aiutare Immobile?
“Immobile ha il destino dei grandi bomber. Non puoi farne a meno quando segna, viene criticato invece quando non segna. La squadra sta dando poca profondità, pochi movimenti verso la porta avversaria. Dovrebbe cercare più la profondità”.

Kamada e Guendouzi?
“Ci sarà modo di vederli insieme quando Luis Alberto sarà stanchissimo. Guendouzi regista? È impossibile, non ha le caratteristiche per quello che intendo io un vertice basso”.

Già 4 gol subiti nei primi tempi. L’anno scorso li aveva subiti dopo 28 giornate…
“Ci fosse una spiegazione logica sarebbe facile, ma è difficile trovarla quando riguarda la testa di 30 persone. È difficile capire perché, la squadra si allena anche nella maniera giusta”.

La Champions può cancellare la rabbia per le decisioni arbitrali?
“La società ci ha chiesto di non commentare la partita e ci siamo attenuti. La Champions è un’altra storia. È la manifestazione del club più importante al mondo. Deve essere un onore e un piacere esserci dentro e lottare su ogni singola palla”.

Come ha visto la squadra dopo la Juventus?
“Quando si gioca ogni 70 ore c’è poco da vedere, soprattutto dal punto di vista fisico. Del punto di vista mentale non c’è nè tempo e nè sarebbe giusto soffermarci sulla partita precedente. Bisogna solo rimediare agli errori fatti”.

L’obiettivo del girone?
“Pensiamo partita dopo partita. Domani serve un risultato positivo, potrebbe essere importante. In questo momento conosco in parte il Feyenoord, conosco meno gli scozzesi, stiamo facendo solo ipotesi”.

Come è cambiata la Champions da quando ha iniziata a farla lei?
“Grandi stravolgimenti non ne ho visti. Sono sempre partite complicate, le squadre hanno un livello qualitativo e fisico molto alto. Magari si è ampliato il divario tra le prime 7-8 squadre d’Europa”

Finisce la conferenza


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