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Leao non ha offerte né interessamenti, per ora. Il rush finale può cambiare le cose

di Andrea Losapio

"Ne abbiamo parlato col mister in queste settimane, non importa come si inizia ma in che modo si finisce. Vogliamo finire bene la stagione, senza rimpianti. Oggi abbiamo vinto, siamo anche in Europa League che il Milan non ha mai vinto e noi vogliamo vincere”. Rafael Leao ha inquadrato, nei giorni scorsi, perfettamente la sua situazione. Dopo avere rinnovato con i rossoneri con un accordo di cinque anni da 6,5 milioni più bonus a stagione, c'è anche una clausola di risoluzione da 175 milioni che è, di fatto, il costo del cartellino. Poi, certo, se arrivassero proposte da 150 dipenderebbe anche dall'idea sia del calciatore che del club.

Per ora, però, non sono all'orizzonte. Il Paris Saint Germain non ha ancora mostrato grosso interesse, anche se dovrà comunque sostituire Mbappé destinato al Real Madrid. È forse l'unico club che se lo può permettere, ma per ora ha Osimhen nel mirino - che costerà parecchio anche lui - mentre il Barcellona non ha abbastanza soldi per pagarlo, visto che dovrà fare un altro anno di ristrettezze.

Il rush finale, però, può cambiare le cose. 11 gol totali nelle competizioni, 12 assist e la possibilità di vincere l'Europa League, unico trofeo che attualmente manca al Milan. Se fosse il trascinatore del club rossonero, ecco che le cose cambierebbero. Perché, pur tiepido, sotto la brace il fuoco cova comunque. Da capire, eventalmente, quali sarebbero le condizioni a un qualcosa che, ora, non è preventivato né aspettato.


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