.

Le pagelle del Milan - La difesa sBanda, Pioli non sa più vincere. Reijnders nota lieta

di Ivan Cardia

LECCE-MILAN 2-2
(66' Sansone, 70' Banda; 28' Giroud, 35' Reijnders)

Maignan 6,5 - Chiude la saracinesca nel primo tempo, a Banda quando il Lecce prova a riaprire la partita. Abbandonato dai compagni, capitola.

Calabria 5 - Festeggia il meritatissimo ritorno in Nazionale sbandando sui dribbling di Banda. C'entra, pare, una condizione fisica non ottimale, considerato che all'intervallo Pioli fa calare il sipario sulla sua prestazione. (Dal 46' Musah 4,5 - Di mestiere sarebbe un centrocampista, di fatto dove lo metti sta. Più o meno: è lui a perdere, in maniera ingenua e superficiale, il pallone da cui nasce il pari leccese. Abbastanza inutile anche la vistosa trattenuta con cui costringe Abisso ad ammonirlo).

Thiaw 5,5 - Dà il via all'azione del raddoppio rossonero, l'altro merito che ha è quello di farsi pestare il piede da Piccoli sul 3-2 che sarebbe stato clamoroso. Per il resto, tante amnesie.

Tomori 5 - Il lontano parente di quello che, di tanto in tanto, torna il difensore dello scudetto. Tutto facile finché c'è solo Krstovic, ma l'ingresso di Sansone manda clamorosamente in tilt lui e tutta la difesa rossonera.

Theo Hernandez 5,5 - Quando mette il turbo, il Milan passa. Orfano di Leao, si trova bene anche con Okafor. Ma rovina la palla del possibile 3-0. E quanta fatica in fase difensiva.

Reijnders 7 - Oggi Ciurria, l'unico ad aver tirato in porta più dell'olandese senza segnare, si sentirà un po' più solo: l'ex AZ firma il raddoppio e avrebbe pure l'occasione per il bis, ma il palo gli dice di no.

Krunic 5,5 - Ordinato, senza picchi e con poche idee, ma anche senza errori clamorosi. Blin gli salta in testa sul corner che inaugura la rimonta salentina.

Pobega 5,5 - Esordio da titolare in questo campionato: non resterà negli annali. Undici palle perse sono tante, troppe per uno che di fatto non si è quasi mai sganciato dalla posizione. (Dal 72' Florenzi 5,5 - Sansone sembra CR7 quando lo lascia lì per terra. Ringrazia il palo).

Chukwueze 5,5 - Catechizzato da Pioli nel pre-partita, difetta proprio nell'incisività e nella continuità: bello il tocco, apprezzabile il dribbling, c'è anche un filtrante pregevole per Reijnders. Stringi stringi, però, della sua gara resta davvero troppo poco. (Dal 79' Jovic s.v.- Al solito, da Chi l'ha visto?).

Giroud 6 - Presenza numero cento in rossonero, la celebra come piace a lui: il settimo gol in questo campionato rompe l'equilibrio, il movimento per aprire la via della porta a Reijnders è di quelli che non tutti notano. L'altra faccia? Nel finale perde completamente la testa: pur avendo ragione, non può lasciare i suoi in dieci. Voto impossibile, si fa una media.

Leao s.v. Va ko al primo strappo: la gara col PSG si fa sentire. Rassicura Pioli, che spera di riaverlo già dopo la sosta. (Dal 9' Okafor 6 - Entra e tira in porta, determinante il suo apporto nell'azione che sblocca la partita. Bene il feeling con Theo).

Stefano Pioli 5 - Il suo Milan, almeno in campionato, non sa più vincere e viene il dubbio che la serata di gala col PSG abbia illuso. Malissimo, se si considera che a un certo punto aveva in pugno la partita. La stanchezza non basta a spiegare il match a scacchi perso con D'Aversa. Musah terzino dura poco ma sembra la classica forzatura.


Altre notizie