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Le pagelle del Lecce - Almqvist inventa, Falcone senza colpe. Krstovic prolunga il digiuno

di Marco Pieracci

Risultato finale: Lazio-Lecce 1-0

Falcone 6,5 - Romano di nascita e dalla fede romanista dichiarata, entra immediatamente in clima derby parando bene su Isaksen. Zaccagni lo grazia, Felipe Anderson no e gliela mette sotto la traversa.

Gendrey 6 - Zaccagni non sfonda, la connessione con Oudin funziona bene: trova terreno fertile per le sue discese. Fuori perché ammonito, non demerita. Dal 57' Venuti 5,5 - Rifila qualche stecca.

Pongracic 5,5 - Guida il reparto e quando si palesa in avanti sui calci piazzati fa venire i brividi alla difesa del Lecce. Inghiottito sul gol.

Baschirotto 5,5 - In libera uscita, si fa vedere nell'area di rigore biancoceleste senza lasciare il segno. Tagliato fuori da Luis Alberto.

Gallo 6 - Festeggia la centesima presenza in maglia giallorossa con una prestazione diligente. Isaksen non gli crea grossi grattacapi. Dall'85' Dorgu sv

Kaba 5,5 - A volte forza un po' troppo la giocata, palesando qualche limite sul piano tecnico. Bussa alla porta di Provedel, non la trova quando viene imbeccato da Almqvist. Dal 72' Blin 5,5 - Pochi benefici.

Ramadani 6 - Uomo in pressione, nemico della manovra biancoceleste. Punto di riferimento per i compagni, ruota tutto intorno a lui.

Gonzalez 5,5 - Discreto contributo nella fase di non possesso. Precipitoso nel finalizzare gli inserimenti, si impappina dopo aver scippato Guendouzi. Dal 72' Strefezza 5,5 - Non cambia passo.

Oudin 6 - Doppietta all'Olimpico nella scorsa stagione, ci riprova subito poi un liscio da Mai Dire Gol. Da esterno del tridente asseconda la spinta di Gendrey. Dall'85 Piccoli sv

Krstovic 5 - Vince il ballottaggio con Piccoli come frontman d'attacco, attacca la profondità tenendo sulla corda i centrali della Lazio ma il momento negativo sotto porta continua. Si divora la rete del pareggio, prolunga il digiuno.

Almqvist 6,5 - Si rivede dall'inizio dopo tanto tempo, logico che non sia al top della forma, ma l'inventiva è roba sua: si costruisce quasi da solo le migliori occasioni non sfruttate a dovere dai compagni.

Roberto D'Aversa 5,5 - Intensità e aggressività sono strumenti efficaci per contrastare il palleggio non sempre produttivo della Lazio. Le ripartenze in velocità creano affanni peccato che non vengano concretizzate. E contro un avversario di tale spessore poi si paga il conto.


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