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Le grandi trattative della Juve - 2015, Dybala sceglie dopo il primo contatto con Paratici

di Giovanni Albanese
Fonte: inviato a Torino

L’Italia, la Sicilia in particolare, sembrava nel destino di Paulo Dybala già dai suoi primi passi di giovane promessa. Una delle prime spedizioni (primavera del 2011) in Argentina l’aveva fatta Pietro Lo Monaco, ma le pretese economiche dell’Instituto de Córdoba erano troppo lontane dalle disponibilità di quel Catania che proponeva tanti argentini di prospettiva nella Serie A di quel periodo, guidati da Diego Pablo Simeone.

Nella stagione successiva, nell’estate del 2012, Sean Sogliano lo porta al Palermo per 12 milioni, grazie alla collaborazione dell’impresario sudamericano Gustavo Mascardi: l’ambientamento di Paulo non è immediato, anche perché capita in una stagione storta dei rosanero. Ma l’anno successivo, in Serie B, mette subito in mostra il suo talento e diventa per tutti “u’ Piccidirru”, la nuova stella della rinascita del Palermo.

L’inizio della storia con la Juve comincia ben prima rispetto al primo contatto. Fabio Paratici segue il giocatore con attenzione per un lungo periodo, già dalla cadetteria. Poi, con la il ritorno del Palermo in Serie A, intensifica il monitoraggio: spedizioni quasi consuete in Sicilia, partite in quantità e schede a grappoli. L’uomo mercato della Juve intravede evidentemente qualcosa di più di un giocatore di talento che può ben figurare in Serie A.

“In quel periodo si parlava tanto di me. Arrivavano chiamate da tante società e allenatori, io non chiudevo la porta a nessuno ma volevo ancora aspettare un po’, certo che prima o poi sarebbe arrivata la chiamata giusta – racconta Dybala -. Ricordo che un giorno, dopo pranzo, mi chiamò il mio procuratore dicendomi che poco dopo avremmo sentito al telefono un dirigente della Juventus. Fabio (Paratici, ndr) mi disse che avrebbero fatto di tutto per prendermi. E io, dopo quella chiamata, andai da mia madre, la abbraccia forte e le dissi che non volevo andare in nessun altro posto se non lì”.

Nel giugno 2015, a conclusione di una fitta trattativa con Zamparini, la Juve supera la concorrenza dell’Inter e acquista Dybala per 32 milioni più 8 di bonus che giungeranno tutti a destinazione nelle annate successive. Oggi è il possessore del maglia numero dieci bianconera, non una qualunque.


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