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Lazio, Sarri: "Terreno ingiocabile. Felipe Anderson? Spero rimanga, ma solo se è convinto"

di Marco Pieracci

Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, commenta ai microfoni di DAZN la quarta vittoria consecutiva in campionato contro il Lecce: "Partita difficilissima, per tutta una serie di motivi, il derby ci faceva correre il rischio di arrivarci con poche energie mentali e inoltre il Lecce è una squadra che abbiamo sempre sofferto, Non ci avevamo mai vinto e giocare alle 12:30 ha reso tutto ancora più difficile, per di più su un terreno ingiocabile sul quale non si può giocare a calcio. Le abbiamo scontate tutte nel primo tempo, per fortuna il secondo tempo è stato fatto su un livello diverso e ne siamo venuti a capo".

Quello del campo è un problema serio?
"Il nostro è un terreno ingiocabile, dipinto, manca l'erba in molti punti. Tutte le squadre che vengono qui danno valutazione zero al nostro campo".

Felipe Anderson soluzione alternativa?
"L'obiettivo è avere Castellanos e Immobile in buona salute. Felipe Anderson ci dà serenità col suo modo di interpretare il ruolo, ma l'obiettivo primario è il recupero degli altri due".

Lo sta convincendo a rimanere?
"Io voglio che rimanga se è convinto di rimanere, altrimenti è giusto che vada via. Sarebbe inutile tenere qui un giocatore che non vuole restare, ma non penso sia tutto vero quello che si dice. Ci sono ancora parecchi mesi, poi se vuole andare in scadenza non vedo tutta questa problematica".

Che parentesi sarà quella di Riad?
"Di un campionato che ha bisogno di soldi e li cerca nelle maniere meno opportune. La partita più vista del mondo è la FA CUP che si gioca da 120 anni nello stesso stadio. La dice tutta".

Cosa si sente di dire su Eriksson?
"Sono situazioni nelle quali si può dire poco, è un personaggio straordinario, un uomo coraggioso. Spero che non sia una malattia dolorosa e lunghissima, gli auguro di vivere altri 20 anni".


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