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Lazio, prendi esempio dall'Hellas Verona

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall'inviato a Roma

Spoiler: il titolo è un’esagerazione. Una provocazione volta a mettere in luce ciò che è mancato alla Lazio domenica nella trasferta di Ferrara e, in parte, anche nelle prime due giornate contro Sampdoria e Roma. La cattiveria, la determinazione e l’applicazione, qualità messe invece in mostra dall’Hellas Verona. In inferiorità numerica dal 21’ del primo tempo, i gialloblù di Juric vanno solo elogiati per l’encomiabile spirito con il quale hanno reso difficile la vita al Milan, passato in vantaggio soltanto grazie a un rigore di Piatek a metà ripresa. L’Hellas ha lottato su tutti i palloni, senza piangersi addosso, cercando di sopperire alle enormi difficoltà. Sapeva di essere inferiore tecnicamente, dunque ha cercato di compensare con l'aggressività. La Lazio no. Si sentiva più forte della Spal e dopo il vantaggio - meritato - di Immobile ha scherzato con il fuoco. Non ha chiuso la partita perché non ha avuto fame, eppure di occasioni ne sono capitate tante.

Anche nella ripresa, quando si capiva che l’inerzia della partita era cambiata, i biancocelesti non hanno saputo reagire. È inutile dare la caccia al principale colpevole, perché sono tutti responsabili. “Ci serva da lezione”, la speranza di Inzaghi nel post partita, ma la sensazione è che questa Lazio non sappia imparare. Tralasciando il ko dell'anno scorso sempre al 'Mazza', anche a Genova tre settimane fa, contro la Sampdoria, è successa la stessa cosa. Tante occasioni in un ottimo primo tempo, chiuso però addirittura 0-0. Per non parlare poi del derby dominato e pareggiato, che verrà ricordato per i ‘4 pali’ presi da Correa e compagni. E allora bisognerebbe prendere come esempio la gara tenace giocata dall’Hellas Verona domenica sera. Perché quell’atteggiamento e quello spirito, che in alcune occasioni la Lazio ha dimostrato già di avere, possono esaltare ancora di più la qualità e il talento della squadra biancoceleste.


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