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Lazio, la sfortuna di Marcos Antonio: l’espulsione di Patric rovina la sua notte

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato all’Olimpico

Il destino non è proprio dalla sua. Nella prima da titolare del 2023, nella notte in cui avrebbe dovuto dimostrare tutta la sua qualità e guadagnare punti nelle gerarchie di Sarri, Marcos Antonio rimane in campo solo per 17 minuti. Poi, dopo l’espulsione (un po’ eccessiva) di Patric al quarto d’ora, viene sostituito dal tecnico che ha scelto di inserire un difensore. Ha tenuto Milinkovic e Vecino, togliendo il brasiliano, che non dà al tecnico garanzie fisiche in fase di non possesso. Per questo sta trovando poco spazio: per giocare, secondo il Comandante, Marcos Antonio (l’anno scorso titolare in Champions con lo Shakhtar) ha bisogno di due intermedi che gli assicurano protezione. Non è un caso che nei piani del club in estate il suo arrivo sarebbe dovuto essere abbinato all’acquisto di Ilic, poi saltato.

Prima della partita vinta dalla Lazio sul Cluj, aveva ricevuto la benedizione del ds Tare. “Lui è un giocatore di grande valore, non mi esprimo così facilmente su un giocatore. È un professionista, cerca di dare il massimo in ogni allenamento e il suo tempo arriverà”. E poi ancora, altre parole al miele: “È un ragazzo giovane, ci sono tanti fattori che ti lasciano indirizzare verso la strada che abbiamo preso. Sarri è un allenatore molto esperto, penso che sa cosa fa”.

L’abbraccio con Sarri al momento del cambio è sinonimo di grande testa, ma non cancella la delusione e l’amarezza del 22enne brasiliano, che dovrà essere bravo mentalmente a riprendersi dopo questa notte. Difficilmente domenica lo si vedrà in campo a Salerno, sicuramente no dal primo minuto, ma giovedì prossimo nel ritorno in casa del Cluj Sarri dovrebbe rimetterlo davanti la difesa. Magari la notte del riscatto è stata solo rimandata di una settimana.


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