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Lazio, i tifosi ora se la prendono con i giocatori. E Lotito riflette sul futuro

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato a Roma

Dopo le dimissioni di Sarri, tutti i tifosi hanno reagito allo stesso modo: dito puntato contro i giocatori, considerati colpevoli di una ‘congiura’ con il tecnico toscano. Che ha scelto di andare via dalla Lazio perché lo spogliatoio, o gran parte dello spogliatoio, non lo seguiva più. Non in maniera volontaria, ma in maniera inconscia anche per dei problemi con la società.

È stata la goccia che ha fatto cadere il vaso, ma c’erano altre ragioni importanti per capire la scelta di Sarri: una sintonia finita con la società e anche con una parte dell’ambiente, visti i cori contro di lui di lunedì sera all’Olimpico. Anche se va detto, la delusione era capibile vista la sconfitta interna con l’Udinese. Nessuno allo stadio, però, pensava che sarebbe stata l’ultima notte di Sarri biancoceleste: un allenatore che è sempre stato molto apprezzato e amato dalla piazza, ora amareggiata e delusa dal suo addio. La rabbia è sfociata verso i giocatori, basta leggere i commenti sotto i loro post social per salutare Sarri per capirlo.

Per il momento la Lazio riparte con Martusciello, che domani esordirà da primo allenatore a Frosinone: il resto dello staff si è dimesso, non c’è più nessuno. Da domenica, poi, chissà che succederà. Lotito non vuole un traghettatore fino a giugno, a questa opzione preferirebbe rimanere con Martusciello. L’idea del presidente è approfittare della sosta valutare eventuali candidati per un progetto più lungo, sicuramente per la prossima stagione, anticipando i tempi rispetto a giugno: Tudor è il nome più caldo in tal senso, in corso fitti contatti. Anche perché al momento molti dei tecnici che piacciono a Formello sono impegnati (Palladino e Gilardino su tutti). Lotito è a un bivio: pazientare per avere più scelta a giugno oppure virare un nome disponibile subito. La sosta, in tal caso, può aiutare.


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