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Lazio e tamponi: patteggia per violazioni di giugno. Il club ha 15 giorni per evitare deferimento

di Ivan Cardia
Fonte: Ha collaborato, da Roma, Riccardo Caponetti

Si chiude un primo capitolo del complicato rapporto della Lazio con il protocollo anti-Covid: il club biancoceleste ha infatti patteggiato sanzioni minime per alcune violazioni rilevate dalla Procura FIGC tra fine maggio e inizio giugno, prevalentemente legate alla tempistica con cui è stato sottoposto il gruppo squadra a tamponi al momento della ripresa degli allenamenti in vista della successiva ripartenza del campionato dopo lo stop per la pandemia. Così, il club biancoceleste, come reso noto dalla federcalcio con il comunicato ufficiale n. 241/AA ha definito con la Procura FIGC le seguenti sanzioni: € 1.875,00 di ammenda per il presidente Lotito, € 937,50 di ammenda per il responsabile sanitario Pulcini, € 937,50 di ammenda per il medico sociale Rodia, e € 2.500,00 di ammenda a titolo di responsabilità diretta per la società Lazio.

Storia vecchia, ora 15 giorni per evitare nuovo deferimento. Le sanzioni di cui sopra, come spiegato, si riferiscono a vicende della scorsa stagione, e tutto sommato marginali. Discorso diverso per altre situazioni, quelle legate al caos tamponi che ha visto i capitolini protagonisti a partire da fine ottobre, su cui indaga in maniera parallela anche la Procura di Avellino (il cui lavoro riguarda principalmente il laboratorio di analisi Futura Diagonistica), e su cui ieri gli organi inquirenti della Federcalcio hanno comunicato ai biancocelesti la chiusura delle indagini, in cui vengono contestati i mancati rapporti con le Asl. Ora, la società di Lotito ha 15 giorni di tempo per produrre una memoria difensiva o proporre un nuovo patteggiamento, con l'obiettivo di evitare il deferimento.


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Domenica 05 Maggio 2024