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La nuova vita di Cerri, nove milioni dopo la Juventus

di Marco Conterio

Alberto Cerri ha le spalle larghe, pure praticamente e non solo metaforicamente, per sopportare il peso di nove milioni. Le critiche, per quel riscatto. Le capacità per superarle, conviverci e dimostrare di valere di più. Ventitre anni e un ginocchio che in giovane età lo ha fatto traballare, ieri a Cagliari ha fatto un gol che può segnare la svolta della sua carriera. Perché sono i momenti a segnare i percorsi e quello di Cerri finora, in Sardegna, è stato un lungo apprendistato. Però il presidente Tommaso Giulini ha dimostrato, portafogli e testa alta, di credere fortemente in lui. Lo stesso anche Rolando Maran che però non l'ha mai lanciato allo sbaraglio. Gli preferisce tatticamente e forse pure tecnicamente un altro tipo di calciatori. Però Alberto da Parma non ha mai alzato la voce, strozzato le corde vocali. Ha aspettato. Ieri ha segnato, ha deciso. Una partita folle, quella contro la Sampdoria, decisa dal subentrante all'ultimo tuffo in un'epica rimonta. Le favole sono fatte di momenti, quella del Cagliari sembra così. Quella di Cerri no. E' una storia. Nuova, in una sera di dicembre.


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