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La Juve torna a casa per abituarsi. Quanto peserà il fattore silenzio sul campionato?

di Ivan Cardia

Qualche faccia stranita, sorrisi, poi di sicuro tanto agonismo. La Juventus che torna all’Allianz Stadium, ovviamente, la dobbiamo immaginare. Il silenzio, però, non si fa fatica a presumerlo: lo abbiamo già visto contro l’Inter. E lo rivedremo a lungo, almeno finché non sarà possibile in qualche modo far tornare allo stadio.

Quanto peserà il fattore silenzio? In allenamento, è abbastanza normale non avere sostenitori sugli spalti. In campionato, lo sarà molto meno. Che l’assenza del fattore campo possa avvicinare la distanza tra casa e trasferta, è quasi un dato di fatto: tutti gli studi sui risultati a porte chiuse visti in passato lo certificano. Che cosa vorrà dire giocare in silenzio per tanto tempo, far diventare ordinario l’anomalo, ancora non lo sappiamo. Chi reagirà meglio? Il tour de force della Serie A non sarà solo questione di fibre muscolari e di resistenza polmonare. Diventerà anche, forse soprattutto, un fatto di testa. Di trovare motivazioni e stimoli lì dove non c’è un tifoso, neanche uno, a dirti che sei forte o che stai giocando male, ad applaudirti o a fischiarti. Al silenzio, almeno per un po’, ci dovremo abituare. E in qualche modo tutto sarà una scoperta.


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