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L'operazione più semplice per il Milan: perché i rossoneri lavorano per far ritornare Gabbia

di Marco Conterio

In piena emergenza difensiva, con un solo centrale di ruolo come Fikayo Tomori a disposizione, il Milan si riappresta a riportare in rossonero Matteo Gabbia. Il difensore è in prestito al Villarreal ma col Sottomarino Giallo non sta trovando grandissimo spazio: quattro partite in Europa League, ma 315' in tutto, sette nella Liga ma praticamente sempre da subentrato visto che i minuti totali sono stati esclusivamente 479'. Un ruolo da alternativa (che a organico pieno Gabbia avrebbe anche al Milan) che però, nell'immediato, nell'emergenza, porterà il ventiquattrenne di Busto Arsizio a essere un titolare con Stefano Pioli.

In prestito secco
Gabbia ha lasciato il Milan la scorsa estate per trasferirsi al nord di Valencia al Villarreal soltanto in prestito secco. "AC Milan comunica di aver ceduto a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2024, le prestazioni sportive del calciatore Matteo Gabbia al Villarreal CF. Il Club rossonero augura a Matteo le migliori soddisfazioni per la prossima Stagione Sportiva", il comunicato che ha accompagnato l'ufficialità dell'affare tra la formazione italiana e quella iberica. Segno che il club di Red Bird crede fortemente nelle qualità e nel futuro del classe '99.

Non solo Gabbia
Il Milan non vuole fermarsi a Gabbia, però l'idea è di prendere soltanto prestiti per il reparto difensivo e di fare investimenti mirati negli altri reparti, magari operazioni low cost che possano rappresentare asset tecnici ed economici, da Popovic col Partizan fino a Miranda dal Betis. Due trattative a segno, da capire se arriverà anche un altro centrale, con Moncada alla ricerca di Benoit Badiashile del Chelsea e Jakub Kiwior dell'Arsenal, entrambi in prestito per gennaio.


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