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Jorginho domani si gioca la Champions: "E pensare che a 17 anni stavo per smettere"

di Simone Bernabei

Il centrocampista del Chelsea Jorginho ha parlato a Sky Sport in vista della finale di Champions League di domani contro il Manchester City: "E' incredibile, più vicini siamo e più si sente. E' una bella cosa, si creano sempre più motivazioni per arrivare al top a questa partita. Il mio percorso? Ci penso molto spesso, specialmente quando arrivano queste belle sorprese del calcio. Penso a quello che ho passato e da dove sono venuto. Il ricordo che fa più male? Il momento in cui volevo mollare il calcio, a 17 anni. Ma mia mamma e mio papà non me l'hanno lasciato fare, sono orgoglioso dei miei genitori. L'anno del Chelsea? Non è stata una stagione semplice, ma siamo qua perché ce la siamo meritata. Abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo sempre creduto, questo gruppo di ragazzi che lavora tanto merita di essere qua. Conoscere il City è un vantaggio? Lo conosciamo e può essere un bene. Siamo abituati ad affrontarli. Vale per entrambi, il City è forse la squadra più forte al mondo, sarà dura ma daremo tutto per portare a casa questa coppa. Sarà una gara dura, con tanta corsa. Ma penso sia una bella partita, con due squadre che cercheranno di giocare a calcio".


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