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Il primo Milan di Pioli: due vere novità rispetto all'ultimo di Giampaolo

di Ivan Cardia

A destra c’è Conti, ma Calabria è squalificato e quindi le valutazioni sono da rimandare a quando il numero 2 tornerà a disposizione. C’era grande attesa per il Milan di Stefano Pioli, che andrà visto concretamente in campo contro il Lecce questa sera, ma intanto (al netto del dubbio sul terzino destro e del rientrante Musacchio) offre due sostanziali novità rispetto all’ultimo Milan di Marco Giampaolo.

Leao e non Piatek. Invocato dal popolo milanista, per il nuovo tecnico rossonero il portoghese è un centravanti e non un attaccante di supporto, ruolo in cui pure è stato l’unico a brillare nella prima parte di stagione del Milan. L’operazione Krzysztof, intesa come rilancio del polacco, è rimandata a tempi migliori. Poi c’è Lucas Paquetá, che torna al posto di Bonaventura: in questo caso, aspettiamo di vedere quale sarà il concreto schieramento tattico del Diavolo, ma da formazione ufficiale dovrebbe giocare con Kessié e Biglia a centrocampo. Mezzala e non trequartista, in linea col passato. Avanza allora Calhanoglu, lui mai schierato in attacco da Giampaolo ma già visto in quel ruolo con Gattuso.

Nuove gerarchie che si disegnano? Alla prima gara, è ancora presto per dirlo, ma Pioli qualche indicazione delle sue l’ha già data. Ora tocca a chi va in campo, fare la differenza.


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