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Il Betis, il Barça, l'avventura a Gelsenkirchen. Chi è Miranda, futuro terzino del Milan

di Raimondo De Magistris

Juan Miranda sarà un nuovo calciatore del Milan. Il club rossonero l'ha già bloccato per la prossima estate, ma vorrebbe anticipare il suo arrivo già a gennaio e nei prossimi giorni capirà qual è sul tema la posizione del Betis Siviglia, società andalusa che già sa di non avere margini per rinnovare il contratto in scadenza a giugno.

Nato il 19 gennaio 2000 a Olivares, Miranda è entrato nel settore giovanile del Betis all'età di otto anni: verrà presto notato dagli scout del Barcellona che a 14 anni decidono di portarlo nella cantera catalana. E' lì che Miranda inizia a muovere i primi passi nel calcio che conta, è con la maglia azulgrana che Miranda - nella stagione 2018/19 - fa il suo esordio in prima squadra: non in Liga, ma in Coppa del Re e in Champions League giocando da titolare l'incontro della fase a gironi pareggiato 1-1 contro il Tottenham.
Nell'estate successiva, il Barcellona decide di cederlo in prestito biennale allo Schalke 04 e proprio nel club di Gelsenkirchen - nell'ultima parte della prima stagione - inizia a trovare spazio con continuità. Undici presenze nel massimo campionato tedesco, sempre titolare nelle ultime sei partite.

La Bundesliga 2019/20 si conclude per Miranda nel migliore dei modi, ma nonostante l'ottimo finale di campionato Schalke 04 e Barcellona decidono di interrompere in prestito: Miranda prima torna in Catalogna e poi torna alle origini, in quel Betis Siviglia che lo acquista in prestito con diritto di riscatto e poi lo acquista un anno dopo lasciando ai catalani il 40% su una futura eventuale rivendita.

Paragonato in patria a Marcos Alonso, Miranda ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili spagnole fino all'esordio nella nazionale maggiore datato 8 giugno 2021 in amichevole contro la Lituania. Col Betis ha collezionato oltre 50 presenze e presto sarà rinforzo per quella corsia sinistra del Milan che oggi ha nel giovane Bartesaghi l'unica alternativa a Theo Hernandez.


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