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Ieri Kjaer e Ibra, oggi Meite e (forse) Mandzukic: a gennaio il Milan vuole solo instant player

di Simone Bernabei

Uno è già arrivato, l'altro potrebbe raggiungerlo presto a Milanello. Soualiho Meite è il primo rinforzo della capolista Milan in questa sessione di mercato. Un giocatore che andrà ad aumentare numericamente la batteria di centrocampisti a disposizione di Pioli e che, all'occorrenza, sarà pronto all'uso. Sì perché Meite, oltre alla duttilità, regalerà all'allenatore rossonero la possibilità di inserirlo subito nelle rotazioni. Perché conosce il campionato italiano (è al Torino da 2 anni e mezzo) e perché gioca da 10 anni fra i professionisti (dal 2011 con l'Auxerre, poi Lille, Zulte Waregem, Monaco e Bordeaux). Un discorso simile e forse ancor più calzante per colui che potrebbe raggiungerlo nei prossimi giorni: Mario Mandzukic è fermo da diversi mesi e da oltre un anno non gioca partite di alto livello. Ma nonostante i 35 anni il croato viene descritto come pronto fisicamente e voglioso di lasciare ancora il segno. Un altro instant player insomma, uno che prendi e tendenzialmente puoi buttare subito nella mischia.

Sulla scia di Ibra e Kjaer - A gennaio dello scorso anno il Milan aveva seguito la stessa filosofia: per la difesa era arrivato Simon Kjaer. Con l'Atalanta non era andata bene, ma in rossonera la storia ha raccontato di un giocatore ancora pronto per competere ad alti livelli. E poi arrivò Zlatan Ibrahimovic, sulla cui prontezza di gioco onestamente si può aggiungere ben poco.


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