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Hellas, Juric si affida alla vecchia guardia. In attesa di risposte dal mercato

di Luca Chiarini

L'Hellas Verona continua a lavorare nella frescura di Santa Cristina. Un lavoro meticoloso, studiato nei dettagli, perché proprio i dettagli faranno la differenza in una stagione che è già alle porte. Dopo una tabula rasa pressoché completa, si riparte quasi da zero: più complesso per Ivan Juric garantire un seguito ai piccoli traguardi di ordine tattico e caratteriale raggiunti nel corso dell'ultimo anno calcistico, ma questa è di certo una nuova sfida che non può non affascinare l'uomo di Spalato.

Ricostruire, rievocare nuovi automatismi e cercarne possibilmente dei nuovi. Molto dipenderà dalle caratteristiche dei nuovi arrivi, e su questo fronte occorrerà inevitabilmente tempo. Mert Çetin, l'unico acquisto perfezionato a pieno titolo sin qui, è il solo volto nuovo a disposizione di Juric nel ritiro altoatesino. Nessun fuori programma o ritardo sulla tabella di marcia: più semplicemente, il mercato deve ancora aprire ufficialmente i battenti, e il prossimo sarà un mese di fuoco per le operazioni in entrata e in uscita.

In attesa dei prossimi colpi - al nome di Vlahovic nelle ultime ore si è aggiunto quello di Benassi, ad arroventare ulteriormente l'asse con la Fiorentina - e di novità a proposito di chi staziona ancora nel limbo - vedi Pessina, Borini, Verre e Salcedo, i grandi assenti del ritiro in Val Gardena -, Juric non può fare altro che rifinire e smussare l'ossatura un po' scarna che al momento si ritrova tra le mani. Si riparte dunque da Gunter - che ha raggiunto i compagni nella serata di ieri -, da Faraoni, da Veloso e da Lazovic. In attesa delle doverose implementazioni, ma sempre con serafica fiducia e ottimismo.


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