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Grande con le grandi. Esordio da predestinato per Fabio Liverani

di Marco Conterio

Al netto di quel che poi è stato il bilancio complessivo, tra gli schiaffi d'inizio stagione e l'orgoglio delle ultime partite. Al netto pure di quello che sarà il risultato finale, col Lecce ora sopra la linea di galleggiamento ma sempre in bilico nel mare magnum della zona retrocessione. Fabio Liverani sta mandando segnali da allenatore predestinato. Ha un'idea, una pratica, sfrutta i giocatori e di concerto con la società sa anche già dare precise indicazioni sui rinforzi da prendere. L'arrivo di Paz, Saponara e Deiola, l'immediato impatto avuto da questi, dimostra non solo l'abilità della società nell'accontentarlo quando e dove possibile, ma anche quella di Liverani di saper integrare da subito i nuovi, scegliendo ragazzi giusti per caratteristiche e approccio al suo stile.

La pecca, che per adesso e per la dimensione dove allena è una voragine, è che la sua fase difensiva ha diverse pecche. Il Lecce è la peggior difesa del campionato ma ha pure la peggior fase, spesso slegata e scollata, almeno fino ai ritocchi invernali. Primo non prenderle è l'adagio di chi alla fine si salva e da lì dovrà passare la più importante miglioria non solo dei salentini dell'oggi ma anche del Liverani del domani. Fatica quando si alza e cerca di imporsi, interni più abili in due fasi cercheranno da ora di aiutarlo nei ripiegamenti soprattutto nelle gare dove il Lecce cercherà il possesso. Però contro le grandi squadre, l'allenatore dei giallorossi ha dimostrato di valere una squadra importante. Perché sa tener testa ai migliori e pure reagire, trovare soluzioni ai difetti e al peso specifico che il suo Lecce ha in meno rispetto alle altre. Che ne sarà dei salentini in questa stagione è presto per dirlo, ma è un progetto che sta lottando seriamente per salvarsi. Se Liverani continuerà così, poi, l'avvenire sarà certo.


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Domenica 16 Giugno 2024