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Giulini: "Il mio Cagliari umile e incosciente. Radja leader come Riva"

di Pietro Lazzerini

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha parlato alla Gazzetta dello Sport ripartendo dall'importanza della stagione in corso, quella del centenario ma anche dei 50 anni dall'ultimo scudetto: "E' una stagione simbolica per la nostra gente, era giusto fare il massimo per regalare grandi gioie". La cessione di Barella è stata molto dolorosa per il numero uno dei sardi, ma è stato il modo per costruire un centrocampo ancora più forte: "Sono arrivati Nandez, Rog e Nainggolan. Ora posso dire di avere un grande centrocampo". Su Nainggolan sa di aver vinto una grande scommessa: "Lui ha la stessa leadership e un impatto come Gigi Riva nel suo Cagliari. E' un uomo simbolo". Ovviamente ci sono parole dolci anche per Maran: "E' un allenatore pragmatico, un uomo per bene ed è coerente nella gestione del gruppo. Abbiamo una rosa ampia e spesso non vorrei essere nei suoi panni". Infine su come descriverebbe il suo Cagliari attuale ha concluso: "Umile e incosciente. Restiamo con i piedi per terra ma ce la giochiamo con tutti".


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