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FOCUS TMW - Lecce, bilancio in rosso in C e in B. In attesa del 2020

di Andrea Losapio

L'ultimo bilancio a disposizione per guardare la situazione del fatturato del Lecce è quello chiuso al 30 giugno del 2018. Carte incomplete perché si nota solamente la discrepanza che c'è fra la Serie C e la Serie A. La perdita d'esercizio, per una squadra che vuole fare il salto di categoria, è qualcosa di quasi normale: il Lecce pone la sua asticella a -4,9 milioni.

I DIRITTI TELEVISIVI - In Serie C sono praticamente nulli, in B superano di poco il milione, in Serie A l'obolo di entrata è intorno ai 25 milioni di euro, come successo anche alla SPAL nel suo primo campionato. Con outlook positivo, visto il nuovo accordo firmato per il triennio fino al 2021. Il Lecce quindi sarà, per larga parte, finanziato dalle tv. Probabilmente con un valore di produzione tra i 40 e i 50 milioni, il 60% arriverà da lì.

I COSTI - Anche qui è difficile da intuire come saranno cresciuti negli anni. In C erano di circa 10 milioni di euro, in B probabilmente sono cresciuti (almeno in stipendi per i migliori) e poi perché l'idea della dirigenza è quella di investire sia nel settore giovanile che nelle infrastrutture. Quindi probabilissimo (se non certo) un altro rosso.

IN ATTESA DEL 2020 - Il primo anno di Serie A porta con sé delle certezze e delle incognite. I diritti televisivi fanno saltare il tappo dello champagne, ma poi ci si pone davanti a un bivio: cercare la salvezza con i propri mezzi e senza sparare in alto oppure puntare su gente pronta e che spera di ritornare a fare il salto di qualità? Il Lecce ha fatto un misto, cercando plusvalenze (Shakhov) e gente di esperienza (Lapadula, Imbula). In caso di salvezza entrerà in una nuova dimensione.


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