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Fiorentina, un gennaio ambivalente: Commisso pensa all'oggi e al domani

di Dimitri Conti

Quello di gennaio della Fiorentina è un mercato di forti riflessioni. Per Rocco Commisso innanzitutto: deluso, ferito, il numero uno del club viola non a caso si è chiuso in un silenzio interrotto solo da una breve comparsata ai microfoni del sito ufficiale. La sua squadra sta deludendo anche quest'anno, e per un uomo abituato a perdere poche volte nella vita, prima che nel calcio, è difficile da accettare. Le risorse, nonostante la Fiorentina sia dal lato "buono" della barricata su chi paga gli stipendi, sono quel che sono, e al momento margini di grandi interventi oltre al colpo Kokorin, in dirittura d'arrivo, non sembrano esserci. Il sogno per la qualità, ve l'abbiamo raccontato, si chiama Lovro Majer, ma sembra un'opzione più percorribile in futuro, o con un pagamento comunque orientato a giugno. Al momento Commisso è pensieroso, sta riflettendo: non solo sul fronte acquisti, ma soprattutto su quello delle figure di riferimento. Dall'allenatore al direttore sportivo, dopo un esonero di Iachini nel quale si è sentito poco convinto nel prendere la scelta e gli ultimi mercati non esattamente idilliaci, nessuno ha il posto sicuro. Tutto sarà da guadagnare, sul campo, o una rivoluzione dell'area tecnica si preannuncia inevitabile.


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