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Ferrero era a Milano per ingaggiare Stankovic. Poi l'arresto: "Non ho fatto in tempo..."

di Raimondo De Magistris

Emergono nuove dichiarazioni di Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, direttamente dal carcere di San Vittorie dove è attualmente recluso. "Sono in carcere e non capisco perché", ha dichiarato Ferrero che poi ha espresso - come raccontato dai suoi avvocati - anche il rammarico per non essere riuscito a cambiare l'allenatore della Sampdoria prima dell'arresto: "Sono venuti ad arrestarmi a Milano, alle sette del mattino, non no fatto in tempo a ingaggiare Stankovic". Ferrero era infatti al lavoro per cambiare il tecnico della sua Samp: era a Milano per contrattare col manager della Stella Rossa quando tutto è precipitato.

Intanto, oggi, ricorda il 'Corriere della Sera', Ferrero non risponderà all'interrogatorio perché i suoi legali non hanno ancora avuto modo di visionare le carte. Il suo silenzio di questa mattina davanti al Giudice impedirà, almeno per il momento, di conoscere i motivi che lo hanno spinto a spostare la sede legale delle quattro società del suo gruppo da Roma ad Acquappesa, piccolo centro del Cosentino. Per poi dichiararne il fallimento, sancito dal tribunale di Paola.


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