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Emergenza Coronavirus. Direttore Spallanzani: "Allenamenti ok, ma con regole e buonsenso"

di Daniel Uccellieri

Il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia, uno dei massimi esperti di epidemiologia, intervistato dal Corriere dello Sport, parla così della possibile ripartenza del calcio: "Sono favorevole alla ripresa degli allenamenti, ma solo se la consideriamo all’interno di un percorso di svezzamento che riguarda l’intero Paese. Dobbiamo riaprire l’Italia, questo è certo, rispettando due parametri: il buonsenso e l’esperienza tecnico-scientifica, che devono camminare insieme"

Cosa succede se un calciatore viene trovato positivo?
“Come consideriamo la popolazione sportiva? Alla stregua degli operatori sanitari?. In questo caso, se trovo un operatore sanitario positivo, non sospendo tutti dal lavoro. Ma metto immediatamente sotto sorveglianza sanitaria il personale venuto a contatto con il positivo, test e tamponi. Sono favorevole alla ripartenza degli allenamenti con le prescrizioni che abbiamo elencato. In primo luogo sono necessari i test sierologici, nel caso in cui si evidenziano delle alterazioni dell’IGG si passa al tampone. La sequenza dei tre test, sierologico e tampone, ha dato risultati eccellenti, abbiamo individuato i positivi e quelli che avevano sviluppato gli anticorpi. È chiaro che chi nel club non è direttamente interessato all’attività agonistica dovrà limitarsi allo smart working. Ma nel protocollo sono contemplate tutte le situazioni, le soluzioni, incluse ovviamente le eccezioni".


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