.

Dalla Serie D alla A in 12 mesi, Fumagalli: "Pensavo di smettere, invece eccomi qui"

di Ivan Cardia

In dodici mesi dalla Serie D alla Serie A. È la storia di Tommaso Fumagalli, attaccante del Como, arrivato a gennaio dalla Giana Erminio, con la quale aveva segnato 12 gol in 21 partite nella prima parte del campionato di Serie C, conquistato dopo la promozione dalla D con la formazione di Gorgonzola: "In D non giocavo e a fine stagione
volevo appendere gli scarpini al chiodo. Ero convinto che il mio percorso fosse finito, e invece eccomi qua".

A cosa hai pensato dopo la promozione?
"A dov’ero un anno fa, quando volevo smettere e tornare a giocare con gli amici, nella squadra del paese. Un mix di emozioni indescrivibili: ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione".

Qual è la tua squadra del cuore?
"L’Inter. Mio padre Paolo mi ha sempre portato in Curva Nord a San Siro. Ora, per ovvi motivi, non ci posso più andare, ma fino a qualche mese fa mi sentivo soprattutto un tifoso".

Tra qualche mese potresti giocare proprio contro la tua Inter.
"Non so ancora quale possa essere il mio futuro, ma ogni tanto ci penso. Se dovesse mai accadere e se dovessi addirittura riu- scire a segnare, sono certo che mio padre dalla curva non sarebbe felice e a casa me ne direbbe quattro".


Altre notizie