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Dai 5 milioni chiesti al Wolverhampton a uomo copertina: Kessie, rinato dopo il Covid

di Andrea Losapio

A inizio agosto scorso, quando la Premier League stava per chiudere i battenti del calciomercato, Franck Kessie era a un passo dall'addio al Milan. Bastavano i 30 milioni proposti dal Wolverhampton, sia per fare cassa, sia perché le scelte di Giampaolo potevano essere diverse, sia per filosofia che sul mercato. Il banco però salto per un qualcosa di imprevisto: Kessie percepisce 2,5 milioni di euro all'anno, ne chiese esattamente il doppio per trasferirsi in Inghilterra. Probabile che la destinazione non gli piacesse più di tanto, dalla sfiziosa Milano alla grigia (ancor di più) città inglese, 260 mila abitanti.

MAL VISTO - Il grande rifiuto - o meglio, la esosa richiesta - non l'ha messo in cima alle preferenze dei tifosi milanisti, anzi. Spesso contestato dopo due palloni sbagliati di fila, Kessie ha alternato discrete prestazioni a momenti di down che sembravano però serpeggiare praticamente in tutti i giocatori del Milan. Poi è arrivato Ibrahimovic, Pioli ha "normalizzato" una situazione trovando la chiave per fare crescere tutti.

RINATO - Se il Milan ha guadagnato 17 punti in 7 partite, dietro solamente all'inarrestabile Atalanta, c'è molto del suo zampino. A prescindere dal gol di ieri, una bordata da fuori area, oppure il 2-2 contro la Juventus, con una bella percussione deviata poi da Danilo. Da evanescente a trascinatore il passo è meno breve di quello che sembra. Adesso bisognerà capire: serve eventualmente Bakayoko a Rangnick? Li vorrà tutti e due? Perché, almeno per l'identikit fatto dall'allenatore tedesco, Kessie non ha ancora compiuto 24 anni (li farà a dicembre). Difficile trovarne uno migliore, per età ed esperienza, a un prezzo simile.


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