.

Da panterone moscione a Icardi è più forte: ma oggi questo Lukaku dà ragione a Conte

di Simone Bernabei

In origine fu il presidente Massimo Moratti a criticare, con la consueta eleganza, l'acquisto da parte dell'Inter di Romelu Lukaku. "Icardi è più forte di Lukaku", sentenziò l'ex numero uno nerazzurro parlando con alcuni tifosi a Modena, poche settimane dopo lo sbarco del belga a Milano. All'analisi morattiana fece seguito, qualche mese più tardi, quella ultra discussa di Paolo Di Canio: "E' un panterone moscione". L'offensiva dell'ex Lazio fu ben più ragionata e argomentata, spiegando come Lukaku fosse si un buon giocatore, ma non un grande attaccante. Non un top, insomma.

Pensieri e dichiarazioni che non restarono isolati, visto che il coro di contestatori verso la scelta dell'Inter nell'estate del 2019, con Lukaku che arrivò per 65 milioni più 10 di bonus, si alzò forte e chiaro. E ieri Conte ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa proprio in tal senso: "Non dimentico che tanti storcevano il naso il giorno in cui è arrivato", ha spiegato il tecnico nerazzurro. Che oggi, con un primo posto in cassaforte e un bomber da 21 gol in campionato, può gongolare per una scelta di mercato che porta la sua firma indelebile. E fra i suoi meriti, nel primato dell'Inter, c'è inevitabilmente anche questo.


Altre notizie