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Colley: "Voglio diventare come Koulibaly. Il razzismo? C'è nello sport"

di Michele Pavese

Lunga intervista sulle colonne di Tuttosport a Omar Colley, difensore della Sampdoria. Il gambiano ha parlato delle ambizioni sue e dei blucerchiati in vista della nuova stagione, dicendo di aspettarsi un'ulteriore crescita dopo il primo campionato di A definito di ambientamento. Colley ha sottolineato anche l'importanza di Marco Giampaolo nel suo percorso: il neo-allenatore del Milan ha contribuito ai suoi miglioramenti in fase difensiva. Giampaolo molto diverso da Di Francesco: il nuovo mister cura più la fase offensiva e parla di più. Metodi diversi, sottolinea il centrale, ma entrambi maestri di calcio.

L'addio di Andersen e il modello Koulibaly - Un fratello, il difensore danese ceduto al Lione per 30 milioni. Colley si dice contento che Andersen abbia fatto un passo avanti nella carriera, sottolineando però che la Samp è un'ottima squadra, che dovrà lavorare giorno dopo giorno per raggiungere gli obiettivi. L'obiettivo è quello di diventare forte come Koulibaly, che per Colley è un amico ed è stato importante per affrontare al meglio i primi passi nel calcio italiano.

Razzismo - La chiusura dell'intervista è dedicata a un argomento sempre d'attualità, il razzismo nel mondo del calcio. Colley afferma che il problema non riguarda solo lo sport, ma molti altri aspetti della vita. E che lo sport dovrebbe unire, non dividere.


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