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Caso plusvalenze, Gravina: "Lo dico da tre anni... Ma il procuratore federale non deve dimettersi"

di Ivan Cardia

A margine del Consiglio Federale di oggi, il presidente Gabriele Gravina ha affrontato anche il tema delle plusvalenze, nell'ambito del quale si è poi registrata la notizia del ricorso presentato dalla Procura. "È quello che continuo a dire da tre anni - ha detto il presidente della FIGC - se trasformiamo tutto quello che è indagine conoscitiva in indagine che forse non ha elementi oggettivi facciamo fatica. L’unico elemento, ed è una proposta politica che porterò a maggio, è che nell’ambito della valutazione del rapporto tra ricavi e costo del lavoro allargato non si terrà conto delle plusvalenze".

Ma ritiene che il procuratore Chiné debba dimettersi?
Non deve assolutamente dimettersi. Se in Italia ogni volta che il pubblico ministero chiede una condanna deve dimettersi se poi l’imputato viene assolto allora diventa complicato. Lui ha fatto le sue valutazioni. Che qualcosa non funzioni ce lo dobbiamo dire ad alta voce. Il procuratore federale ha fatto la sua valutazione come hanno fatto i giudici. Ho visto Chinè molto sereno".


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