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Camolese: "Le cessioni del Torino erano prevedibili, le temevo. Vanoli? Domani sarà applaudito"

di Alessio Del Lungo

Giancarlo Camolese ha lavorato al Torino da allenatore e ci ha giocato da calciatore, conoscendo molto bene anche l'attuale patron Urbano Cairo visti i trascorsi da tecnico. In un'intervista a La Stampa, ha spiegato di aspettarsi le cessioni pesanti da parte dei granata: "Erano prevedibili, lo temevo. Si diceva che bisognava sistemare il bilancio. Se poteva bastare il sacrificio di Buongiorno, questo non lo so: ma evidentemente per il Torino non era sufficiente".

I tifosi comunque hanno contestato in maniera evidente il presidente, appoggiando invece i propri beniamini che scendono tutte le settimane sul terreno di gioco: "Il popolo granata ha sempre incitato i giocatori e lo farà sempre, poi è normale che abbia espresso la sua posizione e la sua insoddisfazione per come sono andate le cose".

Domani Vanoli tornerà al Penzo, ma Camolese non crede che possa essere accolto malamente, ricordando quello che ha fatto con gli arancioneroverdi: "Mi stupirei se lo fischiassero, ha preso il Venezia in una situazione difficile e gli ha fatto vincere il campionato. Per me arriveranno applausi: almeno lo spero".

Il Torino in due giornate è riuscito a raccogliere 4 punti, pareggiando a San Siro contro il Milan per 2-2 e vincendo 2-1 in casa contro l'Atalanta.


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