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Bologna, una ventina di milioni di euro per due riscatti. Con l'Europa ne scatta uno

di Dimitri Conti

Il calciomercato estivo da poco messo alle spalle non è stato di semplice costruzione per il Bologna, alle prese con la sostituzione - oltre a quella di Thiago Motta sulla panchina - di due pezzi da novanta della scorsa annata da record come Calafiori e Zirkzee. Guardando alle entrate e focalizzandoci su quei giocatori presi con base prestito ma con inserita un'opzione per il riscatto, se ne trovano due. Per un totale di spesa possibile di 20 milioni di euro a giugno: per Nicolò Casale è stato concordato un obbligo di riscatto al qualificarsi in una competizione europea nella prossima stagione, in quel momento i felsinei pagheranno 6.5 milioni di euro alla Lazio. Semplice diritto invece con il Milan per Tommaso Pobega, uomo di fiducia del nuovo allenatore Italiano con cui tanto bene ha fatto ai tempi dello Spezia. Se il Bologna sarà convinto, potrà versare 12 milioni di euro.

Lato uscite, invece, c'è un solo giocatore ad aver lasciato Casteldebole con questo tipo di formula. Si tratta di Kevin Bonifazi, girato al Lecce. Il giocatore si è ridotto lo stipendio praticamente al minimo consentito, il diritto di riscatto è fissato a una cifra quasi simbolica, almeno per il calcio: 500mila euro.

In entrata
Nicolò Casale: obbligo di riscatto condizionato, 6.5 milioni di euro.
Tommaso Pobega: diritto di riscatto, 12 milioni di euro.

In uscita
Kevin Bonifazi: diritto di riscatto, 500mila euro.


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