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Berisha: "Lecce è diventata la mia seconda casa, immagino il mio futuro qui"

di Dimitri Conti

Medon Berisha, centrocampista del Lecce che si è alternato tra Primavera e prima squadra nelle ultime due stagioni, ha rilasciato un'intervista a Pianeta Lecce: "Ho lavorato sempre al massimo, in ogni allenamento, anche se non giocavo. Mi arrabbiavo, chiaro, ma mi sono sempre allenato al massimo. Ho cercato di migliorare sotto ogni aspetto e credo di avercela fatta. È stato un anno di esperienza, ho visto giocatori come Ramadani e Pongracic che mi hanno dato tanti consigli. I primi 10-15 secondi del mio esordio contro l'Inter sono stati emozionanti, poi però la concentrazione ti porta a non ascoltare neppure i rumori dello stadio. Mi trovo bene sia come mediano sia come mezz'ala".

D'Aversa l'ha utilizzata poco.
"Non credo fosse questione di modulo. Probabilmente ha inciso la maggiore esperienza dei miei compagni. Posso dire che mister D'Aversa è una brava persona, mi parlava spesso bene ed era dispiaciuto per il mio poco impiego, mi diceva che meritavo di più. Certo, qualche partita in più potevo giocarla".

Com'è arrivato in Salento?
"Il Lecce mi contattò ancor prima del gennaio 2022, ma con mio padre decisi di rifiutare perché avevo solo 17 anni. Feci un buon campionato con lo Young Boys, giocando anche in Youth League. Nonostante diverse offerte, assieme a mio padre (procuratore ai tempi) decisi di andare al Lecce".

Cosa vede nel suo futuro?
"Mi vedo a Lecce, mi immagino almeno un altro anno qui, mi piacerebbe. Sicuramente saremo una squadra ancora più forte di quella attuale. Abitavo in Svizzera ma preferisco vivere qui. Lecce è diventata la mia seconda casa".


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