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Adesso è ufficiale: Tonali salta Euro 2024. Il punto sul centrocampo della Nazionale

di Ivan Cardia

Adesso è ufficiale: Sandro Tonali non parteciperà agli Europei di calcio 2024, a prescindere dalla qualificazione dell'Italia. A differenza di quanto accaduto con Fagioli, la squalifica comminata al centrocampista del Newcastle, valida in tutte le competizioni calcistiche, lo escluderà automaticamente dalla possibilità di andare in Germania la prossima estate insieme agli azzurri di Luciano Spalletti, ai quali serve vincere le prossime gare del girone di qualificazione contro Macedonia del Nord e Ucraina per strappare il pass. Un forfait che chiama il commissario tecnico a nuove scelte: senza squalifica, Tonali sarebbe stato infatti sicuro del proprio posto in Nazionale.

Chi è sicuro di andare in Germania. Infortuni permettendo, ça va sans dire. Le certezze del centrocampo azzurro, in questo momento, sono ben cinque: i due interisti Barella e Frattesi, i due romanisti Cristante e Pellegrini, lo juventino Locatelli. Elementi che giocano nelle rispettive formazioni, che stanno dando continuità in questo inizio di stagione e sui quali Spalletti ha deciso di puntare con decisione, nel caso del bianconero per esempio marcando una rottura con la gestione Mancini.

Fagioli no, ma Verratti? Nonostante le regole lo permettano, a oggi è da considerare pressoché impossibile una convocazione di Fagioli, che rientrerà in tempo per giocare l'ultima di campionato ma - al netto delle questioni etiche sollevate per esempio dal ministro Abodi - arriverà comunque all'estate dopo uno stop di sette mesi. Discorso in parte analogo per Verratti: a inizio settembre si è parlato di un rifiuto alla Nazionale, smentito da Spalletti che ha chiarito di averlo chiamato solo per capire le sue condizioni, fisiche e mentali. A meno di colpi di scena, qualcosa sembra essersi rotto in ogni caso e il campionato qatariota non aiuta a recuperare punti.

Chi è in corsa. Molto dipenderà, ovviamente, dal rendimento nei prossimi mesi. E anche dalle scelte di Spalletti in merito alla costruzione della rosa: non esiste un numero fisso di centrocampisti, nei 26 convocati finali potrebbero essere tanto sei quanto sette. Anche otto, in via ipotetica, se Pellegrini dovesse finire nel computo - solo teorico - degli attaccanti. A ogni modo, la sensazione è che oggi il favorito sia Bonaventura, ritornato in azzurro grazie alle ottime prestazioni con la Fiorentina. Tornasse a giocare regolarmente con l'Arsenal, avrebbe qualche possibilità anche Jorginho, al quale i tifosi italiani non hanno ancora perdonato gli errori dal dischetto nel (fallito) percorso di qualificazione agli ultimi mondiali; nel campionato italiano, Spalletti sta monitorando con grande attenzione, e non è l'unico viste le sirene di mercato, Colpani del Monza. Sempre tra i brianzoli, è tuttora nel giro azzurro il capitano Pessina; aspetta di entrarvi Miretti, che proprio grazie alla squalifica di Fagioli troverà ancora più spazio nella Juve di Allegri: un argomento spendibile anche con Spalletti. E Casadei? Gioca in Championship, la Serie B inglese, ma sta facendo benissimo col Leicester.

I sicuri: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma).

In corsa: Fabio Miretti (Juventus), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Andrea Colpani (Monza), Jorginho (Arsenal), Matteo Pessina (Monza), Nicolò Rovella (Lazio), Edoardo Bove (Roma), Samuele Ricci (Torino), Cesare Casadei (Leicester), Tommaso Pobega (Milan).

Verso l'esclusione: Marco Verratti (Al-Arabi).


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