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A chi possono essere rivolte le parole di Leao dal Portogallo

di Antonello Gioia

Dopo le ottime due partite disputate con la sua nazionale, Rafael Leao è tornato ieri in Italia per essere, da oggi, a disposizione di Paulo Fonseca per i prossimi impegni; l'attaccante portoghese, a meno di clamorose sorprese, sarà titolare sabato contro l'Udinese a San Siro e martedì nella già delicata sfida di Champions League contro il Brugge sempre a San Siro.

Le parole di Leao
A far discutere, però, ieri, sono state le parole del 10 rossonero dopo il pareggio tra il suo Portogallo e la Scozia: "Mi sento al massimo livello in nazionale. Quando sono qui (in Portogallo, ndr) sento il sostegno di tutti. Anche l'allenatore ha molta fiducia in me e questo è fondamentale per il mio gioco. L'allenatore mi ha chiesto profondità e uno contro uno e di fare il meglio che posso. Fondamentalmente, fare il mio gioco per creare opportunità. Erano una squadra molto corta; avevamo poco spazio e l'allenatore voleva che facessi movimenti profondi con e senza palla".

La spiegazione
Il destinatario da tali dichiarazioni non è, però, Paulo Fonseca, così come non viene compreso il Milan né i tifosi milanisti. Leao ha semplicemente parlato del suo nuovo ruolo all'interno della formazione portoghese, del quale è ormai un titolare fisso, spiegandosi di sentire tutta la fiducia del ct Martinez e dei suoi connazionali. Poi è chiaro, il paragone è facile: al Milan, in questo momento, è riempito di critiche e si deve adattare al nuovo gioco di Fonseca, quindi non è certo in fiducia. Ma nessuna frecciata.


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